Fecondazione omologa ed eterologa, in Puglia sarà rimborsabile

  • Postato il 18 luglio 2025
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Fecondazione omologa ed eterologa, in Puglia sarà rimborsabile

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La Regione Puglia compie un passo decisivo a tutela del diritto alla genitorialità: fecondazione omologa ed eterologa saranno completamente rimborsabili.


La Regione Puglia compie un passo decisivo a tutela del diritto alla genitorialità: la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), sia omologa che eterologa, entra ufficialmente nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Un traguardo che rende i trattamenti completamente rimborsabili, sollevando le coppie dal peso economico di percorsi spesso complessi e costosi.

Il nuovo regolamento regionale, appena approvato, definisce l’accreditamento dei centri pubblici e privati, stabilisce regole chiare e fissa i tetti di spesa, puntando a garantire qualità, sicurezza e trasparenza. Il fabbisogno stimato è di oltre 5.800 cicli annui di PMA, per un investimento iniziale di 5 milioni di euro.

Fecondazione omologa ed eterologa, rimborsi garantiti in Puglia

«Dalla tutela della natalità dipende il futuro della nostra Regione», ha dichiarato il presidente Michele Emiliano. «Per questo siamo stati tra i primi in Italia a riconoscere l’urgenza di inserire la PMA tra le prestazioni sanitarie gratuite. Con questo nuovo regolamento aggiungiamo un tassello fondamentale per assicurare ai pugliesi cure sicure e accessibili, vitali non solo per le coppie ma per l’intera comunità». Accanto a lui, l’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese sottolinea il valore sociale del provvedimento: «Afferma un principio essenziale: diventare genitori non può essere un privilegio per chi ha più risorse. Rendere gratuito l’accesso alla PMA significa abbattere barriere economiche che per troppo tempo hanno escluso tante coppie da un percorso delicato, che è prima di tutto umano, oltre che medico».

Le strutture pubbliche sono pronte a partire subito: Policlinico di Bari, centro Jaia di Conversano, Vito Fazzi di Lecce e Policlinico Riuniti di Foggia copriranno i vari livelli di trattamento. Sul territorio operano anche 13 centri privati di secondo livello, già autorizzati o in via di accreditamento.

Una misura concreta, che fa della Puglia una delle prime regioni italiane a garantire un diritto fondamentale: la possibilità di diventare genitori, senza ostacoli economici. E che offre un segnale chiaro: la sanità pubblica può e deve rispondere ai bisogni reali delle persone.

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