Favoritismi: condannati per falso gli ex alti dirigenti del San Carlo di Potenza

  • Postato il 24 maggio 2025
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Favoritismi: condannati per falso gli ex alti dirigenti del San Carlo di Potenza

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Favoritismi e carriere agevolate nel reparto di neonatologia del San Carlo di Potenza: condannati per falso gli ex alti dirigenti


POTENZA – Condannati per falso l’ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, Massimo Barresi; l’ex direttore sanitario, Antonio Picerno; e l’ex dirigente dell’ufficio personale dell’azienda ospedaliera regionale, Patrizia Vinci. Assolti tutti gli altri.
Si è concluso così ieri pomeriggio nel Tribunale di Potenza il processo su presunti favoritismi e carriere agevolate nel reparto di neonatologia dell’ospedale San Carlo di Potenza.
Il collegio presieduto da Valentina Rossi ha accolto le richieste di condanna formulate il mese scorso dal pm Elena Mazzilli.

I giudici hanno rivisto soltanto l’entità delle pene inflitte, riducendola dai due anni di reclusione proposti a un solo anno, con la sospensione della pena.
A far partire le indagini sfociate nel processo erano state le denunce di un medico, Giulio Strangio, in servizio fino al 2020 nel reparto di neonatologia del San Carlo di Potenza.

All’interno di queste denunce si evidenziavano una serie di manovre che avrebbero compromesso le aspirazioni professionali di Strangio da dicembre del 2016 a febbraio del 2019, quando le funzioni di primario reggente della neonatologia del San Carlo di Potenza vennero affidate al primario di pediatria dell’ospedale di Lagonegro. Dopo le dimissioni della precedente primaria Cmilla Gizzi, e la revoca della nomina come «vicaria» dell’attuale primaria, Simona Pesce, effettuata qualche mese prima.

Proprio in questa occasione si sarebbe consumato il reato di falso addebitato a Barresi, Picerno e Vinci, che avrebbero ignorato le istanze di Strangio non dando «pubblicità al posto resosi disponibile». Per poi negare, in particolare Picerno, di aver mai ricevuto il curriculum del medico assieme a quello degli altri aspiranti all’incarico.

Il collegio ha assolto, invece, Gizzi e Pesce, l’ex direttore amministrativo del San Carlo Maddalena Berardi, e un altro ex direttore generale dell’azienda ospedaliera regionale, Rocco Maglietta.
Nei loro confronti, formulate a vario titolo, in principio, anche delle accuse di abuso d’ufficio che nei mesi scorsi sono cadute per effetto della depenalizzazione del reato.
Quanto alle residue contestazioni di falso, però, il pm ha ritenuto di non chiedere delle condanne. Un po’ per effetto della prescrizione, un po’ per mancanza di prove, e un po’ perché l’accusa di è rivelata del tutto infondata.

Barresi, Picerno e Vinci son condannati anche al risarcimento dei danni a Strangio, liquidati in separata sede.
La condanna all’ex direttore generale rischia di avere ripercussioni anche su un altro processo, quello sulla sua “cacciata” dal San Carlo a carico del governatore Vito Barrdi e dei componenti della sua giunta regionale.
A fine giugno, infatti, è previsto l’esame in aula proprio di Barresi, che è il teste chiave dell’accusa avendo fatto partire le indagini con la sua denuncia.

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