Fangodotto della Volpara, i tempi si allungano ancora: dismissione definitiva nel 2027

  • Postato il 3 febbraio 2025
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  • Di Genova24
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volpara gavette

Genova. La dismissione definitiva del fangodotto della Volpara arriverà entro il 2027, vale a dire quando Iren terminerà i lavori su tutte le sotto utenze che collegano l’impianto alla rete delle acque cittadina. Questo è quanto emerso oggi durante l’inaugurazione del nuovo Dac – depuratore d’area centrale – a Cornigliano: l’opera entrerà a regime entro sei mesi, sostituendo l’impianto di Campi, arrivando a gestire un totale di 15 milioni di metri cubi di acque all’anno.

A tracciare le nuove tempistiche l’amministratore delegato di Iren Gianluca Bufo: “Abbiamo un cronoprogramma di lavori, lo stiamo ottimizzando e gestendo insieme tutti gli altri interventi che abbiamo sulla città e in particolare anche quelli che non dipendono da Iren. Parlo in questo caso di Comune che continua a lavorare sulla città. In questo momento vediamo il 2027 come termine. Su questo chiaramente stiamo cercando di arrecare il minor disturbo alla città, ma coniugando i tempi di un’opera che va dismessa”.

I tempi, quindi, si allungano ancora per l’attesa chiusura dello storico impianto la cui presenza in questi anni ha creato molteplicità criticità per il tessuto urbano della Val Bisagno. Da sempre, infatti, per il fangodotto la convivenza con il territorio è stata problematica a causa dei numerosi rilasci di miasmi che finivano per ammorbare l’aria dei quartieri limitrofi, a partire dalla Gavette. La chiusura dell’impianto della Volpara è una della battaglie storiche per il Comitato Salute Ambiente, che oggi vede il traguardo spostarsi ancora di qualche mese rispetto alle ultime previsioni.

 

Il nuovo Dac di Cornigliano

l nuovo impianto, realizzato con un investimento complessivo pari a circa 61,5 milioni di euro, avrà una capacità di trattamento delle acque reflue per una popolazione di 250mila abitanti equivalenti, cui corrisponde una portata di circa 50.000 metri cubi al giorno, con un incremento di capacità pari a quasi il 40% in più rispetto al precedente impianto situato a Campi.

corteo volpara gavette valbisagno

L’intera filiera è organizzata su più linee per il trattamento delle acque e dei fanghi risultanti dalla depurazione, in modo da garantire le migliori condizioni di funzionamento, ridondanza ed elasticità. “Siamo riusciti a consumare poco suolo, con poco utilizzo di cemento – spiega l’amministratore delegato di Iren Gianluca Bufo -. Cosa cambia per il cittadino? Ciò viene utilizzato nelle nostre case avrà la garanzia di andare in maniera corretta a mare, quindi si guadagnerà in qualità delle acque. È un investimento ottimizzato”.

Dal punto di vista tecnico il nuovo depuratore, come tutti quelli realizzati da Iren negli ultimi anni nel territorio ligure, si caratterizza per l’utilizzo del sistema di ultra-filtrazione a membrane, la più innovativa modalità di filtrazione attualmente esistente, in grado di garantire l’abbattimento degli inquinanti con il raggiungimento di valori allo scarico di molto migliorativi rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. Le caratteristiche dell’acqua depurata sono infatti da renderla idonea per il riutilizzo, oltre che nei processi dello stesso impianto, anche, ad esempio, per l’irrigazione, per la pulizia delle strade, per l’utilizzo antincendio o a servizio dell’industria. Il trattamento dei fanghi permette la produzione di biogas che, tramite cogenerazione, sviluppa calore ed energia a servizio dell’impianto. Un ulteriore affinamento del fango, tramite idrolisi termica, riduce ulteriormente il volume del materiale da smaltire.

 

Autore
Genova24

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