Fanfani: Mattarella, 'tenace e appassionato, per lui fedeltà alla Costituzione significava attuarla'

  • Postato il 20 novembre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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Fanfani: Mattarella, 'tenace e appassionato, per lui fedeltà alla Costituzione significava attuarla'

Roma, 20 nov (Adnkronos) - "A venticinque anni dalla sua scomparsa, la Repubblica ricorda in Amintore Fanfani una personalità tra le più significative della propria storia, un uomo politico tenace e appassionato, economista di prestigio internazionale, interprete di una scuola che univa economia e apertura sociale". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"Tra i primi laureati dell'Università Cattolica di Milano, sotto il fascismo acquisì i suoi primi titoli accademici, ruppe col regime e fu costretto all'esilio. Alla Costituente fece parte del gruppo dei “professorini” raccolti intorno alla figura di Giuseppe Dossetti e si distinse per le proposte avanzate in materia sociale. L'art. 1 della Costituzione reca la sua impronta -prosegue il capo dello Stato-. Espressione di una tradizione popolare, fu interprete del riformismo e protagonista del primo centrosinistra e realizzò alcune delle più importanti politiche di rinnovamento del Paese".

"Più volte Presidente del Consiglio e Ministro, ebbe anche l'onore di presiedere l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nella sessione dell'autunno 1965", dice ancora Mattarella.

(Adnkronos) - "La politica estera di Fanfani fu contraddistinta da una linea neo-atlantista, europeista, di apertura al Mediterraneo, in cui seppe testimoniare una forte vocazione di pace e una grande attenzione ai Paesi in via di sviluppo. Più volte Presidente del Senato della Repubblica, meritò la stima e il rispetto di ogni parte politica", prosegue Mattarella.

"La matrice cattolica della sua personalità contribuì alla originalità della sua proposta politica. Fu segretario del suo partito, la Democrazia Cristiana, in stagioni diverse. Fedeltà alla Costituzione significava per lui anzitutto attuarla. Non si sottrasse alle asperità e alle battaglie della lotta politica, interpretandola sempre con irriducibile rigore morale. Alla sua eredità di azione e di pensiero la Repubblica rivolge un sentimento riconoscente", conclude il capo dello Stato.

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Libero Quotidiano

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