“Famiglia nel bosco? La guerra di religione non aiuta nessuno, tanto meno i bambini”
- Postato il 24 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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“Non è possibile essere tifosi in una vicenda come questa. Qui stiamo parlando di minori. Se davvero ci trovassimo davanti a ragazzini senza alcun tipo di vita sociale, senza accesso a cure mediche, senza acqua o elettricità, sarebbe legittimo porsi delle domande. Ma ribadisco: noi non sappiamo se sia così, non conosciamo il discrimine tra una scelta educativa estrema e un maltrattamento. In assenza di elementi, è partita una sorta di guerra di religione che non aiuta nessuno, tanto meno i bambini”. Lo afferma l’avvocato Giandomenico Caiazza, presidente del comitato del Sì al referendum per la separazione delle carriere, in un’intervista a La Repubblica, sottolineando che “ognuno di noi educa i propri figli come ritiene, ma lo Stato ha il dovere di intervenire quando ritiene che esista un rischio”.
“Saranno gli atti – osserva – a dirci se quel rischio c’era davvero. Io, ad oggi, non riesco a farmi un’idea compiuta nemmeno come opinione personale. Quello che so, invece, è che serve rispetto per una decisione difficilissima, presa da chi ha l’onere di tutelare i più vulnerabili. Prima di trasformare tutto in uno scontro politico o ideologico, aspettiamo di conoscere i fatti”.
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