Famiglia nel bosco, i neorurali davanti alla casa di Nathan: guerra ai giudici

  • Postato il 28 dicembre 2025
  • Italia
  • Di Libero Quotidiano
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Famiglia nel bosco, i neorurali davanti alla casa di Nathan: guerra ai giudici

Il giorno di Natale per Nathan non è stato una festa, ma una parentesi breve dentro una separazione che dura da settimane. La mattina del 25 dicembre ha raggiunto la struttura protetta di Vasto dove vivono i suoi tre figli e la moglie Catherine.

Ha potuto stare con loro solo tra le 10 e le 12.30, secondo quanto stabilito dalle disposizioni del Tribunale per i minorenni dell’Aquila. Due ore e mezza trascorse tra abbracci misurati e parole trattenute, con la consapevolezza che il tempo sarebbe finito in fretta. Quando l’incontro si è concluso, Nathan ha salutato i bambini, ha stretto a sé la moglie e poi è tornato verso Palmoli. Non ha parlato con nessuno, non si è fermato davanti alle telecamere. Da tempo ha scelto il silenzio e ha chiesto a chi gli è vicino di evitare fotografie: anche un gesto ordinario, oggi, può diventare motivo di richiamo.

 

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Il pranzo di Natale lo ha consumato lontano dalla sua famiglia, ospite di un amico. Un tavolo apparecchiato, ma senza i figli. Chi lo conosce lo descrive come un uomo profondamente stanco, segnato da un’attesa che non concede pause nemmeno nei giorni che, per altri, sono dedicati alla condivisione. La separazione della famiglia risale al 20 novembre, quando un’ordinanza del Tribunale per i minorenni ha disposto l’allontanamento dei figli dai genitori. Da allora, gli incontri avvengono solo all’interno della struttura e in orari prefissati. Una condizione destinata a prolungarsi: i giudici hanno infatti disposto una consulenza tecnica sullo stato psichico dei genitori e un’indagine psicodiagnostica sui minori. La relazione dovrà essere depositata entro 120 giorni, un tempo che per la famiglia si traduce in mesi di attesa e di distanza.

 

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I bambini, due gemelli di sei anniuna bimba di otto, fino a poche settimane fa vivevano con i genitori in un rudere nel bosco di Palmoli. Oggi la loro quotidianità è altrove, scandita da nuove regole e da presenze diverse. Anche per Nathan e Catherine la vita è sospesa, in attesa di una valutazione che stabilisca se e come potrà essere ricostruita la normalità familiare. Intanto, attorno alla loro casa nel bosco si prepara un gesto di sostegno. Il 2 gennaio un gruppo di persone della comunità neorurale provenienti dall’Italia e dall’estero ha annunciato l’intenzione di fermarsi con un camper davanti all’abitazione di Nathan e Catherine per un presidio pacifico. Un’iniziativa che, secondo il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, nasce dalla condivisione di uno stesso stile di vita e dall’obiettivo di chiedere pubblicamente la ricongiunzione della famiglia.

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Libero Quotidiano

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