Fabio Cannavaro campione del mondo ma non in panchina: l'Uzbekistan gli regala gli States, non il prestigio

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Fabio Cannavaro nuovo ct dell’Uzbekistan. Un sì che gli vale il Mondiale negli States, ma che tarpa le ali a una carriera da allenatore che stenta a decollare. Perché finora nessun grande club del Vecchio Continente si è affidato al capitano della Nazionale campione del mondo nel 2006? La domanda è lecita e, forse, la risposta è da ricercare proprio nelle sue scelte.

Fabio Cannavaro al Mondiale con l’Uzbekistan

Cannavaro diventa il secondo tecnico italiano a essere certo di partecipare ai prossimi Mondiali in programma in Canada, Messico e Stati Uniti. Accettando l’offerta della già qualificata nazionale uzbeka che si prepara al gran debutto nella rassegna iridata, l’ex difensore farà compagnia a Carlo Ancelotti, approdato al Brasile dopo la fine del matrimonio col Real Madrid.

Non un progetto a lungo termine: Cannavaro guiderà la selezione fino al Mondiale, poi – con ogni probabilità – arrivederci e grazie. Il debutto da ct è fissato per l’amichevole del 9 ottobre col Kuwait, subito dopo – il 13, per l’esattezza – il test ben più impegnativo con l’Uruguay.

Campione del mondo ma non in panchina

È innegabile: la carriera da allenatore non sta ricalcando quella da calciatore. Il Mondiale 2006 e il successivo Pallone d’Oro – quinto italiano dopo l’oriundo Sivori, Rivera, Paolo Rossi e Roberto Baggio – testimoniano la grandezza di un difensore che ha rappresentato la Nazionale italiana – allora sì fortissima – vestendo le maglie di top club come Inter, Juventus e Real Madrid.

Appese le scarpette al chiodo, però, qualcosa si è inceppato. Il salto dal campo alla panchina si è rivelato più complicato del previsto anche per via di scelte discutibili, che lo hanno allontanato dal giro che conta.

Dalla Cina alla Croazia: giro del mondo senza acuti

Al suo attivo Cannavaro vanta un campionato cinese col Guangzhou Evergrande, dov’era approdato con Marcello Lippi negli anni del boom poi rivelatosi solo un fuoco di paglia. Nel 2019 è stato anche ct ad interim della Cina per due partite, dopo l’esperienza in Arabia Saudita con l’Al-Nassr e il ritorno nel Paese del Dragone con il Tianjin Quanjian e ancora il Guangzhou.

La prima volta in Italia a due passi dalla sua Napoli: nel 2022/23 approda in Serie B al Benevento al posto di Fabio Caserta, venendo però esonerato dopo pochi mesi. Nel 2024 giusto un assaggio di Serie A: subentra a Cioffi nelle ultime giornate e salva l’Udinese, ma non viene riconfermato. Altro giro, altra corsa. Sempre all’estero, questa volta in Croazia. La scorsa stagione finisce alla Dinamo Zagabria, sfida Gattuso nel derby tra campioni del mondo con l’Hajduk Spalato, ma non porta a termine la stagione dopo una pesante batosta subita dall’Istria. Ora ci prova con l’Uzbekistan e il rischio di un flop mette a dura prova la sua carriera. Andrà pure al Mondiale, Fabio, ma in palio c’è molto più di una coppa che non vincerà. Uno della sua esperienza non può non saperlo.

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Virgilio.it

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