F1 verso Imola, Ferrari: nozze d'oro con Brembo. Esclusiva, ingegner Algeri: "Regolamenti 2026 grande sfida"
- Postato il 14 maggio 2025
- Di Virgilio.it
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Nozze di platino da una parte, nozze d’oro dall’altra. Proprio in questi giorni la F1 compie 75 anni. E lo fa, non a caso, nella settimana che riporta il circus lì dove tutto è nato. Il sogno della velocità, della massima espressione automobilistica, nel cuore dell’Europa, con il Gp di Imola. Ma c’è anche chi proprio quest’anno festeggia un altro anniversario non di poco conto. Brembo e Ferrari, un binomio che da 50 anni è una cosa.
L’azienda italiana leader del settore degli impianti frenanti ci ha aperto le sue porte e con il suo responsabile di pista in Formula 1, Andrea Algeri ci ha accompagnato un viaggio a 360° nel presente e nel futuro soprattutto in ottica 2026 quando tutto o quasi cambierà per un’intervista che viste le circostanze non possiamo definire… senza freni.
- Brembo, F1 e Ferrari: da 50 anni la sfida continua
- Freni: dalle auto di tutti i giorni alla F1, le differenze
- L'impegno di Brembo in F1
- La sfida 2026: i nuovi regolamenti, impatto sui freni
Brembo, F1 e Ferrari: da 50 anni la sfida continua
Ingegner Algeri, ci avviamo alla settimana del Gran Premio di Imola. La F1 torna in Europa, prima tappa in Italia, gara di casa per la Ferrari e quindi per voi. Cinquant’anni di F1 e di Ferrari come si possono riassumere?
Sicuramente è qualcosa che inorgoglisce, è la prima parola che mi viene in mente. Come puoi immaginare in Brembo ci sono arrivato, nel 2008, diciamo ‘vergine’ di informazioni riguardo la F1 ma con una passione che avevo sin da bambino tramandata dal mio papà in particolare. Quindi quando sono arrivato in Brembo, da buon italiano, trovarsi a contatto con queste realtà è sicuramente qualcosa di orgoglioso, non è un lavoro qualsiasi ma è qualcosa che poi è anche sulle bocche delle altre persone. In questo percorso di 50 anni, averne fatti 17 in Brembo significa aver contribuito a una piccola parte ma mi fa sentire parte di questa storia. E vedere nell’ultimo periodo l’evoluzione delle monoposto è sicuramente stimolante dal mio punto di vista.
Freni: dalle auto di tutti i giorni alla F1, le differenze
Quando uno pensa alla F1 pensa all’apice della tecnologia. Quanto sono diversi e diametralmente opposti i sistemi frenanti delle auto di tutti i giorni e quella dei bolidi di F1?
Si tratta di un meccanismo simile dal punto di vista del funzionamento, quindi i piloti di F1, Leclerc o Verstappen tanto per fare un esempio, come tutti noi, azionano un pedale del freno che agisce su un circuito idraulico che muove dei pistoni all’interno di una pinza che fanno muovere delle pastiglie vanno in contatto con un disco freno solidale alla vettura e questo genera dell’attrito che rallenta l’avventura disperdendo sostanzialmente l’energia cinetica dovuta alla velocità in energia termica quindi in calore. La differenza sta nelle prestazioni di questo impianto frenante. Quindi negli spazi di arresto, principalmente, e nella performance di questi impianti che ovviamente devono frenare delle vetture molto veloci anche se leggere ma che hanno soprattutto una componente di aerodinamica importante. Per riassumere: piloti e utenti della strada fanno più o meno le stesse cose, in realtà quello che è differente sono gli spazi di arresto e le performance e sollecitazioni che il pilota ela macchina ricevono.
L’impegno di Brembo in F1
Quanti team di F1 fornisce Brembo ad oggi?
Noi forniamo 9 team con le pinze, con la parte idraulica dei componenti dell’impianto frenante, il decimo team che non formiamo direttamente come Brembo è fornito da AP Racing che è una nostra consociata inglese quindi possiamo dire che copriamo tutti i team dal punto di vista delle pinze, come famiglia Brembo. Il materiale d’attrito, invece, è soggetto a più fornitori all’interno del campionato e noi ne forniamo il 50% della griglia, quindi 5 team su dieci, con dischi e pastiglie.
Brembo con quante persone segue sul campo, o meglio in pista, la Ferrari e gli altri team nei week end di F1 in giro per il mondo?
Sostanzialmente abbiamo un ufficio assistenza alle gare che è composto da cinque/sei ingegneri che si dividono i vari campionati che seguiamo, dal rally alle vetture endurance, GT e F1. In particolare in Formula 1 abbiamo quattro persone che si alternano in pista in modo tale da essere sempre presenti in almeno due ingegneri durante i weekend ufficiali e i test ufficiali quindi noi garantiamo una presenza costante su campi di gara poi ovviamente ci sono degli eventi un po’ più critici dal punto di vista dell’impianto frenante perché ci sono dei test in corso particolari dove magari siamo presenti in un numero più alto. Però diciamo che almeno due ingegneri sono sempre presenti a disposizione di tutti i team che forniamo, Ferrari ma anche tutti gli altri.
La sfida 2026: i nuovi regolamenti, impatto sui freni
Sul futuro, il prossimo anno entreranno in vigore i nuovi regolamenti, anche se ci sono ancora discussioni in corso tra i team specie in tema di power unit. Secondo le prime linee guida delle nuovo monoposto cambierà qualcosa a livello tecnico e non solo per i freni?
I nuovi regolamenti, a livello di impianto frenante, hanno fatto un’apertura che non succedeva da tantissimi anni. In particolare sono aumentate le dimensioni dei dischi anteriori e in termini di diametro ma anche di spessore; è stata introdotta, finalmente, una variazione sul regolamento delle pinze: possono avere ora delle caratteristiche diverse rispetto agli ultimi vent’anni, dal punto di vista del design delle pinze ci saranno sicuramente delle novità. Si parla di avere più fissaggi fino a tre fissaggi al mozzo-ruota, rispetto ai due classici e fino a otto pistoni rispetto al massimo di 6 pistoni che era lo standard degli anni 2000. Questo porta un grado di innovazione. Ovviamente tutti i team rifaranno l’impianto frenante e quindi noi avremmo un estate-autunno-inverno impegnativo perché tutti rifanno da zero la vettura e di conseguenza anche ottimizzeranno l’impianto frenante.
L’ultima domanda non possiamo non fargliela anche se esula dal suo ruolo. Al pari degli altri team, Brembo lavora gomito a gomito con la Ferrari. È la settimana di Imola, i tifosi sono tutti delusi da questo inizio di mondiale, secondo lei è possibile da parte di Maranello riuscire a recuperare a medio e lungo termine questo gap che la divide dalla McLaren o comunque riuscire ad avvicinare Mercedes e Red Bull che le sono davanti in questo momento?
Tutti si augurano che Ferrari torni a vincere. Personalmente ho sfiorato il titolo nei primi anni da quando sono entrato in Brembo e tutti si augurano che prima o poi accada. Questo è qualcosa che ogni anno ci stimola, diamo il nostro massimo contributo, poi Ferrari è il nostro team di riferimento con cui abbiamo una partnership e ci sentiamo un po’ parte del loro tentativo di tornare al top. Prevedere cosa succederà è sempre un po’ difficile oltretutto adesso le vetture sono molto vicine una con l’altra e basta poco per arrivare sul podio o fuori dalle prime dieci.