F1, tutti contro Piastri e la scelta di far passare Norris: i fischi di Monza e le critiche di Ecclestone e Wolff

  • Postato il 10 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Ormai è tutta una guerra a chi la spara più grossa: Norris e Piastri stanno facendo di tutto per andare d’amore e d’accordo, ma il mondo dei motori non perde occasione per provare a farli litigare, mettendoli l’uno contro l’altro. E soprattutto criticando le scelte del muretto McLaren, che domenica ha invitato Piastri a riconsegnare la posizione a Norris, che ha così accorciato di 3 lunghezze il ritardo nel mondiale piloti (ne restano però 31 di distanza tra i due). Una storia vecchia più del cucco: quando ci si mettono di mezzo ordini di scuderia, i pareri diventano discordanti all’istante.

Ecclestone sibillino: “Ma di quale correttezza stiamo parlando?”

Piastri ha difeso la scelta di concedere la posizione al compagno di squadra, ritenendo che fosse stato ingiustamente penalizzato dalla tattica di gara studiata però dal muretto box. “Se anche dovessi perdere il mondiale per colpa dei punti lasciati per strada a Monza, avrei comunque la coscienza pulita, ha spiegato l’australiano.

Ma così facendo s’è preso comunque le critiche di chi ha fatto notare che lui in tutta questa storia non aveva alcuna responsabilità, dal momento che l’errore è stato commesso dai meccanici che hanno perso tempo durante il pit stop di Norris. “La McLaren continua a parlare di correttezza, ma è giusto che Piastri paghi per un errore della squadra?, s’è domandato ad esempio Bernie Ecclestone.

“Errori in pit lane, guasti al motore o alle sospensioni fanno parte del gioco e le colpe non possono ricadere sui piloti. Verstappen ha detto che non avrebbe mai accettato di far passare il suo compagno di squadra se si fosse trovato nelle condizioni di Piastri? Beh, mi sento di dire che avrebbe fatto bene”.

Wolff consiglia: “Sarebbe bene avere una strategia chiara…”

Toto Wolff in passato s’è trovato a gestire una rivalità scomoda come quella tra Hamilton e Rosberg (che tra l’altro si sono incrociati sulla pit lane a Monza: nemmeno uno sguardo tra i due, ma il solito gelo che va avanti da anni…). E alla McLaren ha voluto dare un consiglio: “Mantenere equità tra Norris e Piastri è un gioco pericoloso. Probabilmente quanto fatto a Monza è stato giusto, perché il team non se l’è sentita di penalizzare eccessivamente Lando per una colpa non sua, dal momento che senza quel problema meccanico sarebbe tornato tranquillamente in seconda posizione davanti a Oscar.

Ma non so se avrei impartito lo stesso ordine, è una situazione complicata da decifrare. E soprattutto adesso il rischio è quello di aver generato un precedente scomodo: se la prossima volta si rompe una sospensione? O se la macchina non parte? Serve una strategia chiara: o si lasciano correre i piloti, evitando di esporli a fattori esterni (come può essere una ruota imbullonata male). Sono curioso di vedere come si evolverà la situazione nelle prossime gare”.

Il precedente Hamilton-Rosberg: “Ma loro erano leoni feroci..”

Quanto a possibili riferimenti al dualismo Hamilton-Rosberg, Wolff non pensa di poter accomunare le cose: Allora sbagliammo a non lasciar correre liberamente i nostri due piloti. Avevamo entrambi i titoli in tasca, avremmo semplicemente dovuto lasciarli duellare in pista, garantendo un duello duro ma senza contatti. Solo in quel caso saremmo dovuti intervenire noi dal muretto box.

Nico e Lewis erano due combattenti feroci che non facevano sconti a nessuno: sbagliammo a voler “controllare” il loro finale di stagione. Ma questa situazione mi sembra differente, perché c’è più unione tra i due piloti e perché ci sono regole che non conosciamo, le Papaya Rules, che determinano gli eventi. Oltre al fatto che parliamo di due ragazzi che non hanno ancora vinto un titolo, mentre all’epoca Lewis che ne aveva già 4 in bacheca”.

Norris deluso dai fischi di Monza: “Ma ho sentito anche applausi”

Norris s’è detto peraltro sorpreso dei fischi ricevuti quando è comparso sul podio di Monza. Probabile che quei fischi fossero proprio diretta conseguenza della scelta di team di farlo passare avanti a Piastri: Non li ho capiti e sinceramente ci sono rimasto male”, ha detto il britannico. Che poi ha aggiunto: “Ho anche sentito tanti applausi, sinceramente in numero e rumore maggiore rispetto ai fischi, e questo mi ha rasserenato”.

Oscar ha poi difesa la scelta studiata con il team: “Non siamo idioti, non abbiamo creato nessun precedente, ma unicamente letto una determinata situazione di gara. Chiunque vincerà il campionato dovrà farlo grazie alle proprie prestazioni e alle cose che può controllare”.

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Virgilio.it

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