F1 | Team radio Ferrari nel mirino: muretto e piloti sotto accusa

Gli ultimi team radio della Ferrari continuano a far discutere. Arrivano nuove critiche e alcuni consigli per i piloti e il muretto box.

Non è la prima volta che i team radio di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, con i rispettivi ingegneri di pista Ferrari, finiscono sotto la lente d’ingrandimento. L’ultimo, in ordine cronologico, è quello del pilota monegasco con Bryan Bozzi durante il GP del Canada.

Nel corso della decima tappa del mondiale, il pilota monegasco non ha nascosto il suo disappunto per la strategia scelta dal team. Il box Ferrari ha optato per una gara su due soste nonostante Leclerc avesse fatto notare l’ottimo stato delle gomme, suggerendo di allungare lo stint e provare a fare una gara su una singola sosta. Il team radio è stato mandato in onda ed è stato posto all’attenzione degli ascoltatori.

Il consiglio di Danner

Secondo l’ex pilota di F1, Christian Danner, i piloti dovrebbero limitare le discussioni nei team radio poiché questi vengono mandati in onda dal FOM. In un’intervista rilasciata a Motorsport Magazine.com, l’ex pilota ha dichiarato: “Beh, se fossi il team Principal, direi: “Attenzione ragazzi, le discussioni e queste osservazioni compiaciute non voglio più sentirle“. Fine. Si è semplicemente ridicoli quando si parla costantemente l’un l’altro. Il numero di Leclerc con il suo ingegnere era pazzesco“.

Danner sottolinea il fatto che alcune discussioni dovrebbero avvenire in un’altra sede e non durante la gara: “Se so che andrò in TV, allora devo pensare molto attentamente se non potrei semplicemente non premere il pulsante della radio. È questo il mio consiglio a tutti quelli coinvolti“.

Christian Danner, in quanto ex pilota, conosce molto bene le dinamiche all’interno di un team di F1 e per questo ha aggiunto un altro consiglio: “Il fatto che a volte sorgano delle discrepanze o dissonanze non è altro che normale. Ma poi non premi il pulsante ma dici: “Ne parleremo più tardi“. Non mi piace dirlo, perché ovviamente ho l’anima del pilota. Ma puoi giudicare certe cose dal cockpit, ma ovviamente devi lasciare l’autorità decisionale a coloro che vedono tutto. Sì, posso incorporare le informazioni ma il dipartimento lo decide“.

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