F1, Sainz 'cancella' la Ferrari: la confessione sulla McLaren è una bordata alla Rossa
- Postato il 10 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Carlos Sainz punge la Ferrari. Anzi, la cancella. Il pilota spagnolo che sta facendo una fatica tremenda al volante della Williams, come certificato dai 16 punti in classifica, ripercorre la sua carriera ai microfoni di Dazn Spagna, lasciandosi andare a una confessione sulla McLaren, che finisce per rivelarsi una bordata all’indirizzo della scuderia di Maranello.
- F1, Sainz da incubo in Williams: il rimpianto McLaren
- La confessione ch'è una stoccata alla Ferrari
- La reazione alla chiamata della Rossa
F1, Sainz da incubo in Williams: il rimpianto McLaren
Neppure a Monza, dov’è stato amato – forse anche più di Leclerc – per quattro anni, è riuscito ad andare a punti. Il matrimonio con la Williams finora non ha funzionato e la carriera del madrileno classe 1994 sta subendo una brusca battuta d’arresto dopo gli anni trascorsi – non senza difficoltà – al volante della Ferrari.
Ferrari che ‘dimentica’ nell’intervista a Dazn Spagna. Già, perché Sainz riavvolge il nastro ai tempi della McLaren e inevitabilmente un pizzico di rimpianto emerge a vedere il team Papaya lassù, con Piastri e Norris che si contendono il Mondiale, pronti a scalzare Verstappen dopo quattro anni di dominio. Pur dichiarando di “essere molto a mio agio alla Williams” e che la sfida “è conquistare un podio o una vittoria”, Carlos riconosce che “i due anni intensi alla McLaren sono stati forse i migliori della mia carriera”.
La confessione ch’è una stoccata alla Ferrari
Chissà come sarebbe andata se non avesse accettato l’offerta della Ferrari. “Ci penso e confesso che, se fossi rimasto, forse ora staremmo lottando per un Mondiale, ma è molto difficile da prevedere”.
È nella scuderia britannica, dove approdò dopo un anno in Renault e la precedente esperienza con la Toro Rosso, che lo spagnolo ha dato il meglio di sé. “È stato il primo posto in Formula 1 in cui mi sono sentito veramente amato, supportato e abbracciato da tutti. Ha aumentato la mia fiducia in me stesso e mi ha permesso di crescere come pilota” ha detto.
La reazione alla chiamata della Rossa
Da Woking a Maranello, e quel treno tutto rosso ch’è un po’ il sogno di ogni giovane pilota. “Quando la Ferrari ti chiama, bisogna rispondere” rivela.
Quattro stagioni alla guida del Cavallino, di cui l’ultimo conscio del fatto che la sua monoposto sarebbe stata consegnata al sette volte iridato Lewis Hamilton. “Nonostante ciò, volevo dimostrare a me stesso e a tutti che ero degno di essere lì, lottando per podi e vittorie”.