F1, prendere Hamilton un errore: Terruzzi affossa la Ferrari e Vasseur. "Leclerc vero leader, gestione deludente"

  • Postato il 3 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Un terzo posto in Spagna che fa il paio con quello di Monaco. Meglio di niente ma troppo poco per una Ferrari che si affacciava al 2025 con ben altre aspirazioni. Leclerc sta tenendo a galla il Cavallino Rampante. Non così Hamilton che sulla carta doveva essere il nuovo leader dall’altro del suo curriculum stellato. Lo ha sottolineato, anche duramente, Giorgio Terruzzi, noto scrittore e giornalista di F1, che nel suo podcast post Gp di Barcellona ha duramente criticato la scelta di prendere l’inglese 7 volte campione del mondo e in generale la gestione del team principal Fred Vasseur.

Terruzzi: “Hamilton è un caso, nervoso e mal disposto”

Il podcast “Terruzzi racconta”, on line dopo ogni gran premio, condotto e curato dallo stesso scrittore e giornalista, in collaborazione con Pino Allievi altra prima firma della F1 e Stefano Nicoli, ha dedicato un ampio capitolo della trasmissione alla situazione della Ferrari che in Spagna pur conquistando un podio con Leclerc è sembrata comunque in difficoltà, soprattutto la crisi di risultati di Lewis Hamilton passato nel finale anche dalla Sauber di Nico Hulkenberg.

Terruzzi ha iniziato esaminando la gara dell’inglese: “Hamilton è un caso, il ritmo non è mai felice, capisco che uno come lui sia un po’ insofferente quando dopo 10 giri gli chiedono di far passare Leclerc, che però aveva tutt’altro ritmo, e poi passato pure dall’ottimo Hukenberg per la piccola rivincita di Binotto. Vedo Lewis in difficoltà, nervosissimo, mal disposto nelle interviste, mi dispiace, rispetto assoluto”.

Hamilton non andava preso, Vasseur deludente

L’analisi di Giorgio Terruzzi su Hamilton è senza pietà e parte dal 2024: “Lo scorso anno nelle prime 9 gare, 7 volte Russell gli è stato davanti, stessa cosa è successa quest’anno con Leclerc“. Poi il giornalista affonda il colpo: “La scelta di Hamilton è stata un errore. Non so adesso se il rapporto è compromesso, in crisi, perché questa macchina non cambia”.

Alla fine del capitolo sulla Ferrari, Terruzzi ne ha anche per Vasseur: “Cambiare tp non ha senso ma la gestione della squadra di Vasseur è deludente, lo si vede dall’atteggiamento, contento di essere lì per la gratificazione del ruolo, però non ci siamo.

Terruzzi sprona Leclerc: “Leader alla Schumacher”

Il discorso di sposta su Leclerc perchè a suo dire, il prendere Hamilton ha avuto ripercussioni anche sulla crescita di Leclerc, nel bene e nel male: “La cosa più rilevante è che questa decisione, accolta da Leclerc e dal suo management forse con troppa arrendevolezza, ha rimandato la sua leadership in questa squadra. Leclerc deve essere leader, cioè porsi in una situazione dominante all’interno del team, anche nelle scelte dei tecnici e quant’altro, come è stato per Schumacher“.

Il discorso di Terruzzi su Leclerc è molto chiaro: “Dopo 7 anni o te ne vai o prendi in mano la situazione. Charles rischia di passare alla storia come uno dei piloti più forti che abbiamo visto ma intrappolato in una situazione che non lo premia mai. Mettergli Hamilton al fianco, non dico lo abbia delegittimato ma quasi. Se tu hai Leclerc da 6 anni a Maranello devi puntare su di lui, potevano tenere Bearman“.

Pino Allievi: “Leclerc non è stato valorizzato”

Pur non essendo d’accordo sulla visione di un Leclerc alla Schumacher, anche l’altro decano del giornalismo della F1, Pino Allievi ha concordato sul depauperamento del monegasco: La Ferrari non ha capito che Leclerc è un leader, non gestionale ma in pista. Messo in ombra da Hamilton, lui di colpo è diventato prima guida della squadra, punto di riferimento delle scelte tecniche, vedi quella di sabato in qualifica, si è trasformato in un pilota vincente, psicologicamente gli ha fatto bene, ma la Ferrari non ci ha capito niente, ha sottovalutato Leclerc, nessuno ha capito che era destinato a fare meglio di Hamilton”.

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