F1 | Patrese teme per il futuro della Ferrari: il 2026 è l’ultima chiamata anche per Vasseur

Riccardo Patrese e la gestione di Vasseur da quando è arrivato in Ferrari: il 2026 sarà un anno decisivo

La Scuderia di Maranello ha finalmente chiuso una delle stagioni più complicate del periodo recente. Dal prossimo anno sarà tutto diverso e il team può ripartire da zero, ma questa può essere un’arma a doppio taglio. Riccardo Patrese non è ottimista sul 2026 della Ferrari e ha riflettuto anche sulla posizione di Frédéric Vasseur, il Team Principal.

Il 6 volte vincitore di un Gran Premio di Formula 1 ha cercato di analizzare la situazione interna alla Rossa. Oltre alla mancanza di leadership in generale, è stata discussa anche una caratteristica di Vasseur che fino ad ora non ha convinto. In ogni modo, le colpe non ricadono solamente sul francese arrivato al posto di Mattia Binotto nel 2023.

Il giudizio di Patrese su Vasseur

Riccardo Patrese, ex pilota di Formula 1, ha rilasciato un’intervista a Leo Turrini sul Quotidiano Sportivo trattando il tema Maranello e il periodo di difficoltà: “Onestamente io fatico ad essere ottimista per il 2026“, ha dichiarato. La stagione appena conclusa non ha lasciato una buona impressione sull’ex Williams.

“Veniamo da un campionato dal quale sono evidenti le lacune nella gestione della Scuderia“, ha aggiunto. La colpa dei problemi in Ferrari, però, non è da additata esclusivamente al Team Principal Frédéric Vasseur. Comunque, il prossimo anno rappresenta una grande opportunità per dimenticare in fretta il 2025 e dimostrare di essere in grado di tornare a vincere in Formula 1.

Secondo Patrese, proprio il 2026 sarà un passaggio fondamentale: “Di sicuro adesso il francese si gioca tutto, il tempo per costruire lo ha avuto. In generale, a me Fred fino a qui è parso poco reattivo di fronte alle difficoltà“, ha voluto sottolineare l’italiano.

In aggiunta, si è anche parlato del lavoro che deve svolgere un Team Principal all’interno di una scuderia: “È indispensabile creare un gruppo affiatato”. Questo aspetto però, potrebbe non essere abbastanza in un contesto così complesso come la Ferrari. Infatti Patrese ha concluso il discorso sottolineando che c’è dell’altro, ovvero la necessità di un leader tecnico.

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Crediti immagine di copertina: F1inGenerale

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