F1 Pagelle GP Singapore: rimpianti Ferrari, Leclerc si mangia le mani. Norris vince e soffre, Verstappen sul pezzo

  • Postato il 22 settembre 2024
  • Di Virgilio.it
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Niente rosso stavolta a Singapore. La colorazione dominante è l’orange, anzi la papaya. Le McLaren sono tornate a dominare piazzando la doppietta dopo Baku e sul podio di Marina Bay. La vittoria con sofferenza calura di Norris la dice lunga sulla superiorità della monoposto di Woking. In un week end che ha rivisto un Max Verstappen pimpante prima, durante (vedasi polemica con la FIA) e dopo la gara. Mentre la Ferrari si mangia le mani per la gestione oscena del Q3 in qualifica, pochi minuti che hanno rovinato la gara intera di Leclerc e Sainz con tutti i rimpianti del caso.

Questo e molto altro nei nostri “top e flop” rigorosamente in notturna con voti cattivi tra alti e bassi nelle nostre pagelle croccanti da Marina Bay.

GP Singapore pagelle top 9: Norris vince soffrendo, quei brividi…

La lode se l’è giocata perchè troppe volte con un’eternità di vantaggio è andato a rischiare l’osso del collo e la vittoria contro i muretti e le barriere di Marina Bay. Insomma nonostante la vittoria Lando non è guarito dagli spettri di una insicurezza latente che lo porta di tanto in tanto a mettere a rischio quanto di buono lui e la monoposto hanno costruito.

GP Singapore pagelle top 10: Verstappen contro la FIA

Non per forza dalla parte dei dissidenti. Ma il buon SuperMax ha inscenato una protesta “silenziosa” nel vero senso della parola contro il diktat della Federazione sui team radio e sulle conferenze stampa da Libro Cuore che ci ha strappato più di un sorriso in una F1 che ogni tanto si prende troppo sul serio. Ps. ah sì, è arrivato pure secondo cosa che non gli succedeva da tempo e ha limitato i danni nel Mondiale piloti. Merita un voto alto anche per questo.

La cronaca e il report del Gran Premio di Singapore

GP Marina Bay, le pagelle flop 2: Ferrari, come buttare una gara

Due, appunto, come gli errori sulla temperatura delle gomme che sono costate la gara a Leclerc e Sainz, allo spagnolo pure un capitombolo mica da ridere. Impossibile che dopo anni, dopo 18 gare questa Ferrari abbia ancora problemi nel gestire la temperature delle gomme, l’outlap e quant’altro gettando alle ortiche una gara che se non la vittoria poteva portare uno o due posti sul podio. La strategia che ha fatto risalire posizioni ai piloti non può e non deve bastare. Scellerati.

F1, le pagelle Gran Premio di Singapore

  • Carlos Sainz (Ferrari) 4: doveva essere la sua gara, l’aveva cerchiata sul calendario praticamente da dopo l’Australia. Ed invece, al netto del patatrac Ferrari sui gradi celsius delle gomme, va a sbattere girandosi come una trottola nel giro di lancio. Responsabile.
  • Charles Leclerc (Ferrari) 8: ha fatto un garone il monegasco ma per la seconda domenica di fila se la deve prendere in saccoccia recriminando come a Baku su quello che poteva essere e non è stato. Lì la vittoria, qui almeno un secondo posto. Merita il buon voto per essersi fatto metà gara dietro Hulkenberg e Alonso con la paura che dal muretto Ferrari gli stessero propinando una strategia suicida. Fiducia Charles.
  • Sergio Perez (Red Bull) 5: dopo la parentesi di “casa” a Baku finita peraltro nel muro è tornato il solito Checo mediocre. Come Max riprende botta, lui accusa il colpo e si perde, in qualifica come in gara. Racimola un solo punto. Poca roba.
  • Lewis Hamilton (Mercedes) 6: un applauso per il 3° posto strappato in qualifica, ma poi tanta fatica e la paga presa dal compagno Russell forse anche per colpa di una strategia non ottimale. Lewis mastica amaro.
  • Oscar Piastri (McLaren) 7: podio senza infamia e senza lode per il fenomeno di Baku tornato sulla terra dopo qualche elogio di troppo e troppo presto. Ha un missile tra le mani ma spreca in qualifica e in gara la partenza dietro la Mercedes gli costa la possibilità di battagliare con Verstappen e magari aiutare Norris. Forse questo non gli è dispiaciuto tanto.

F1, prossima gara: un mese di pausa, poi si vola negli Usa

L’estate è alle spalle ma la F1 si concede un altro mese di sosta. Dopo questo ciclo terribile con Olanda, Monza, Baku e Singapore in poco più di un mese il calendario del Mondiale 2024 si ferma per un po’ in vista della trasferta oltreoceano. Si torna in pista dal 18 al 20 ottobre negli Usa con il Gran Premio degli Stati Uniti col poker Austin, Messico, Brasile e Las Vegas.

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