F1 pagelle Austin: Verstappen cacciatore di teste, Leclerc cuore Ferrari, Hamilton vorrei ma non posso
- Postato il 19 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Lo sceriffo Max Verstappen è di nuovo in città. E adesso bisogna fare davvero i conti con lui. Lo sanno bene Piastri e Norris che sentono il fiato sul collo del cowboy olandese in versione cacciatore di teste. La Ferrari torna a respirare col podio di Leclerc e col quarto posto di un Hamilton da cui sarebbe lecito aspettarsi sempre qualcosa di più. E allora godiamoci questa rinnovata corsa al mondiale scandita dai nostri personalissimi “top e flop”, le nostre pagelle rigorosamente born in Usa e che anche quest’anno vi beccate per tutta la stagione, tra un hot dog e l’altro viaggiando tra le lande del Texas. C’è di peggio è vero ma anche di molto meglio.
- GP Austin pagelle top, Verstappen 10: rimonta da capogiro
- GP USA pagelle flop, Piastri 4: perso in Texas
- F1, pagelle Austin
- F1, calendario: subito bis americano col Gp del Messico
GP Austin pagelle top, Verstappen 10: rimonta da capogiro
Era a -104 poco prima dell’estate, si ritrova a 40 dopo tre vittorie nelle ultime 4 gare. Un ciclone olandese che si sta abbattendo sul Mondiale con buona pace e tanta paura da parte dei papaya boys che ora sentono SuperMax che arriva da dietro quasi a doppia velocità merito anche di un Mekies che ha dato tranquillità all’ambiente un po’ in confusione negli ultimi mesi della gestione Horner.
La cronaca e il report della gara di Austin
GP USA pagelle flop, Piastri 4: perso in Texas
L’ha combinata grossa nella Sprint, è riuscito a fare anche di peggio scomparendo sia in qualifica che in gara dove finisce in maniera anonima al quinto posto, dietro pure alle Ferrari e staccatissimo dal compagno di scuderia. Insomma un week end non da leader del Mondiale. Ed ora la tremarella e il braccino corto sembra una realtà.
F1, pagelle Austin
- Charles Leclerc (Ferrari) 9: uno squillo in un mare di nulla da questa estate. Il monegasco si accende dopo un week end iniziato in malora senza cambio. Non si capisce dove questa SF-25 abbia trovato il passo perso da oltre un mese a questa parte. Ma si sa sta macchina non l’han capita nemmeno chi l’ha fatta figurati noi. Leclerc poi ci mette il manico, il cuore, il piede e tutto il resto provando fino alla fine per il 2° posto. Condottiero.
- Lewis Hamilton (Ferrari) 6,5: vorrei ma non posso. Dopo la Sprint era lecito aspettarsi di più dall’inglese che invece è stato lì sornione per tutta la gara, accendendosi solo alle spalle dell’altra rossa ma poi incapace di replicare la gara del compagno. Alla fine quarto va più che bene viste le ultime uscite.
- Kimi Antonelli (Mercedes) sv: speronato da Sainz, incolpevole, prova a tornare a punti ma non ci riesce. Pazienza Kimi.
- George Russell (Mercedes) 6: beh dopo il filotto di Baku e Singapore con tanto di firma sul rinnovo era lecito aspettarsi qualcosa di più e invece, Sprint arrembante a parte, se ne sta calmino al sesto posto.
- Yuki Tsunoda (Racing Bulls) 7: finalmente uno squillo anche da lui dopo una prima curva nella Sprint da kamikaze e una difesa contro Bearman da vero samurai. Se gira pure lui vuol dire che sta Red Bull sta tornando forte forte, anche oltre Max.
- Fernando Alonso (Aston Martin) e Nico Hulkenberg (Sauber) 7: dopo la delusione della Sprint coinvolti nella carambola McLaren, si prendono punti pesanti e importanti al cospetto di una carta d’identità che mente spudoratamente rispetto alla competitività.
- Oliver Bearman (Haas) 7: nonostante il tentativo di farlo fuori di Tsunoda porta a casa un punticino che fa morale e classifica. Bravo Ollie!
- Carlos Sainz (Williams) 2: in trance dopo gli ottimi risultati decide di provare la legge sull’impenetrabilità dei corpi. Peccato che la cavia sia il povero Antonelli.
F1, calendario: subito bis americano col Gp del Messico
La F1 non si ferma mai ma si ferma in America. Il circus fa subito armi e bagagli ma resta nei dintorni. Dopo il Texas negli States, il calendario del Mondiale 2025 offre la seconda tappa americana, la prossima settimana, per il Gran Premio del Messico, 24-26 ottobre stavolta senza Sprint.