F1 | La politica italiana entra negli affari Ferrari: il sostituto di Vasseur che fa discutere i tifosi

Ignazio La Russa, presidente del Senato Italiano, apre a Briatore in Ferrari come sostituto di Vasseur: “Sarebbe una risorsa che scuote e realizza”, ma la scelta fa discutere

Il futuro della Ferrari è arrivato al centro del dibattito politico e sportivo in Italia, complice la stagione complicata vissuta dalla Scuderia di Maranello e da Fred Vasseur con varie voci che parla della ricerca di un sostituto. Dopo una serie di risultati deludenti e un ambiente sempre più sotto pressione, si moltiplicano le voci che mettono in discussione la posizione dello stesso Vasseur come team principal.

In questo contesto, è arrivata una dichiarazione che fa discutere, proveniente direttamente dal presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ospite del programma La Politica nel Pallone, La Russa ha parlato apertamente del suo amico Flavio Briatore, attuale consigliere esecutivo del team Alpine e recentemente salito alla guida operativa della squadra dopo l’uscita di Oliver Oakes.

La Russa sulla possibile scelta di Briatore al posto di Vasseur

L’ex team principal di Benetton e Renault, artefice di titoli mondiali con Michael Schumacher e Fernando Alonso, non ha mai lavorato per Ferrari, ma viene ritenuto da molti un possibile uomo della svolta. Anche se, la figura di Briatore in Italia non è ben vista, complice anche lo scandalo crash-gate.

“Flavio è un caro amico, qualunque cosa abbia fatto, l’ha sempre fatta molto, molto bene”, ha detto La Russa. “Anche se non credo che basti un grande manager per gestire la Ferrari in questo momento. Penso – non me ne intendo molto di motori, a differenza di mio figlio – che si tratti di andare molto più a fondo del semplice cambio al vertice.”

La Russa ha comunque espresso fiducia nelle qualità di Briatore, descrivendolo come una figura in grado di lasciare il segno. “Credo comunque che Flavio sarebbe una risorsa in grado di dare una grande scossa. È capace non solo di crescere ma anche di ringhiare.”

L’endorsement istituzionale arriva in un momento delicato per Ferrari. Il rendimento della SF-25, le tensioni interne e le recenti dichiarazioni di Vasseur delineano un quadro complesso. Ma il solo fatto che il nome di Briatore venga accostato alla Scuderia è segnale di quanto il malcontento abbia ormai superato i confini del paddock.

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