F1, Imola "tradita" dall'imolese Domenicali: il web insorge contro Liberty Media. Le istituzioni emiliane "non mollano"
- Postato il 10 giugno 2025
- Di Virgilio.it
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La “promessa” è stata “tradita”. La promessa di rivedere Imola nel calendario del circus di Formula 1 anche nella stagione 2026, che nelle intenzioni avrebbe dovuto rappresentare una sorta di “compensazione” per la mancata disputa del gran premio nel 2023, a causa dell’alluvione che colpì l’Emilia-Romagna. “Decidere di annullare il GP del 2023 fu molto doloroso”, disse in tempi non sospetti Stefano Domenicali, promettendo (appunto) di spostare di un anno la durata del contratto, in scadenza alla fine del 2025. Cosa che nei fatti non è mai avvenuta, se è vero che nel calendario provvisorio del mondiale 2026 di Imola non v’è traccia.
- Quella "promessa" dimenticata dopo l'alluvione del 2023
- Regione e Comune non mollano: "Non è ancora finita"
- La stoccata agli americani: "Noi gli impegni li rispettiamo..."
- Domenicali come Don Abbondio: "Vatti a fidare di un imolese..."
Quella “promessa” dimenticata dopo l’alluvione del 2023
Siccome in molti hanno la memoria lunga, è bastato un attimo per scatenare la reazione social di tifosi inferociti con quanto deciso (seppur non ancora ratificato del tutto) da Liberty Media. Ribattezzata “Liberty Menzogna” dai più arditi, considerata “scorretta” a detta dei più. Per l’Emilia-Romagna intera, perdere un gran premio a Imola significa rinunciare ad almeno 280 milioni di euro tra ricavi diretti (circa 120 milioni) e indotto (almeno 160 milioni).
La “promessa” di recuperare quanto la natura ha imposto di non incassare nel 2023 è stata tradita, e adesso tutti sono pronti a gridare allo scandalo. “La notizia dell’esclusione di Imola dal calendario provvisorio dei Gran Premi di Formula 1 della prossima stagione era già nota, ma genera comprensibilmente interrogativi, dispiacere e amarezza, perché in questi anni il nostro territorio ha dimostrato di saper ospitare un evento straordinario con numeri record”, si legge nel comunicato emesso dalla Regione Emilia-Romagna, sottoscritto anche dall’amministrazione di Imola.
“Il Gran Premio a Imola è stato uno dei più amati e apprezzati da tifosi e piloti, come dimostrato anche nei giorni successivi all’evento. È stata evidente la sua unicità: unire la gara in pista con il fascino del territorio, a partire da un centro storico tutto da vivere. Tuttavia, vogliamo essere molto chiari: questa notizia non rappresenta affatto la parola fine”.
Regione e Comune non mollano: “Non è ancora finita”
Al di là della decisione assunta da Liberty Media, quella di non voler andare oltre i 24 appuntamenti stagionali e di accettare la proposta di ingresso del circuito cittadino di Madrid, resta una flebile speranza legata proprio a eventuali problemi legati all’organizzazione del GP nella capitale spagnola.
“Questo non è il momento delle polemiche o delle accuse, né della rassegnazione. Ora è il momento per tutti di assumersi le proprie responsabilità e riprendere i ragionamenti per un ritorno in calendario. Ecco perché, già dal 26 maggio, abbiamo chiesto al Governo e all’autorità sportiva l’apertura di un Tavolo Istituzionale per definire con precisione termini, modalità di sostegno e collaborazione per riportare il Gran Premio a Imola”.
La stoccata agli americani: “Noi gli impegni li rispettiamo…”
“Come Regione Emilia-Romagna e Comune di Imola, fra i promotori dell’iniziativa, abbiamo fatto tutto il possibile. Abbiamo più volte sottolineato l’importanza e la strategicità della questione a tutti gli attori coinvolti, con trasparenza, chiarezza e piena disponibilità alla collaborazione istituzionale.
Il territorio, attraverso la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Imola e il Consorzio territoriale Con.Ami, aveva confermato da oltre un anno la propria disponibilità e stanziato a bilancio le risorse necessarie per il 2026, come richiesto dagli altri partner istituzionali e sportivi. Questo in seguito all’impegno assunto di recuperare l’edizione del 2023, annullata a causa dei drammatici eventi alluvionali.
Questo territorio, quando prende un impegno, è abituato a rispettarlo e a farsi trovare pronto quando serve: come nel 2020, quando, in un mondo paralizzato dalla pandemia di COVID, Imola si rese disponibile ad accogliere la Formula 1 in difficoltà”, si legge nella lettera firmata da Marco Panieri, sindaco di Imola, e Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna.
Domenicali come Don Abbondio: “Vatti a fidare di un imolese…”
Tra i più bersagliati sul web, manco a dirlo, c’è Stefano Domenicali. Che a Imola è nato, ma che per la “sua” Imola non s’è dannato certo l’anima pur di mantenerla a calendario. “Come volevasi dimostrare mai fidarsi di un don Abbondio qualunque soprattutto se imolese… Ciao Imola, ero alla curva Villeneuve e ho fatto in tempo a salutarti per l’ultima volta”, ha scritto su X un appassionato “ferito” dalla notizia.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/DANIELEALOFAN/status/1932321150987592191" profile_id="DANIELEALOFAN" tweet_id="1932321150987592191"/]“Pensa dover promuovere una petizione per salvare il GP di Imola avendo a capo della controparte un imolese”, aggiunge qualcun altro. “Dicevano che in Italia non si potevano avere due GP… adesso però ce l’hanno in Spagna, e negli USA addirittura 3: tutto normale?”, si chiede un altro tifoso che certo non ha digerito la decisione. Anche se nel web non mancano coloro che hanno esultato nel sapere che la F1 non tornerà sulle rive del Santerno. Chissà però cosa ne pensano di andare a correre sull’ennesimo noiosissimo circuito cittadino (però tanto rimuneratore…).