F1 Imola, Hamilton avvisa i rivali: "Stiamo arrivando". Ma Leclerc gela la Ferrari: "Non sono ottimista per Monaco"

  • Postato il 18 maggio 2025
  • Di Virgilio.it
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Non era per niente scontato vedere le Ferrari così vicine alle zone podio nel GP di Imola, considerando le terrificanti qualifiche che hanno rappresentato un po’ il nadir della scuderia in questa stagione. Ma se è vero che il miracolo invocato da Charles Leclerc non è avvenuto, è anche vero che un conto è il giro secco per le SF-25, un altro paio di maniche è invece il passo gara. Questo aspetto, assieme ad una buona strategia e alla reazione dei piloti dopo la mortificazione di sabato, ha fatto sì che le rosse si posizionassero alle spalle dell’imprendibile Max Verstappen e delle McLaren.

Vasseur: “Oggi abbiamo tirato fuori il potenziale della Ferrari, ma non basta”

Certo, sul finale Leclerc ha ceduto la posizione ad un arrembante Alex Albon per evitare sanzioni, ma in ogni caso la sentenza di Imola è quarto posto per Lewis Hamilton, sesto (quasi quinto) per il compagno di squadra. Entrambi partivano dalle retrovie della griglia in una pista a basso e medio carico dove i sorpassi non sono così scontati, tutt’altro.

“Siamo stati in grado di reagire e di migliorare almeno un po’ un fine settimana che sembrava totalmente negativo”, ha commentato ai microfoni di Sky Sport Frédéric Vasseur. Il team principal ha sottolineato il fatto che il giro secco non è competitivo come il long run, ma al tempo stesso che il tormentone sul potenziale della SF-25 ha avuto alla fine un suo esito.

“Oggi abbiamo ricavato il massimo dal nostro potenziale, ma ancora non siamo vincenti né dove dovremmo essere“, ha spiegato l’ingegnere, secondo cui tra i lati positivi c’è stata la prestazione, ma anche le strategie che hanno ripagato, mentre dal punto di vista negativo resta il vulnus della qualifica. “Questa cosa l’abbiamo vista chiaramente anche in Arabia Saudita e a Miami”, ha proseguito.

E sulla mancata montatura delle gomme soft come richiesto da Leclerc sul finale di gara, Vasseur ha illustrato: “Tredici giri erano troppi per le soft, ma non si può prevedere se per ripartire ci vogliono due, o quattro o sei giri. Certo, con otto giri di gara si potevano provare le morbide, ma era comunque una scelta già al limite”.

Il team principal comunque ha riconosciuto il fatto che le Safety Car hanno messo in croce la gara di Leclerc, sino ad allora positiva: “La VSC è arrivata troppo presto. In ogni caso dobbiamo ricavare il meglio dalle situazioni che ci si aprano davanti e oggi credo che lo abbiamo fatto”.

Leclerc: “Ho dato tutto sino alla fine. Ho ancora fiducia nella Ferrari”

Partito undicesimo, Leclerc si è avvicinato al quarto posto, per poi chiudere sesto dopo aver ceduto il piazzamento del quinto ad Albon: una serie di episodi come abbiamo accennato e come riconosciuto dallo stesso pilota hanno remato contro di lui (“Abbiamo avuto due Safety proprio nei momenti meno opportuni“), ma ha anche ammesso a Sky Sport di non avere rimpianti.

“Ce l’ho messa tutta […], ci ho provato sino alla fine”, ha spiegato. “Comprendo le domande dei giornalisti, anch’io mi farei le stesse domande”, ha proseguito in merito a ciò che bisogna capire per tirare fuori il meglio dalle Ferrari. “Stiamo provando moltissime cose al simulatore, ma al momento non abbiamo la soluzione, però ci stiamo lavorando parecchio. Dobbiamo ancora capire, anche se forse devo iniziare a non ripeterlo più”.

E alla domanda se nutrisse ancora fiducia nel team dopo sette anni, ha risposto: “Sì, dobbiamo averla tutti e spingere sino alla fine. Sto facendo del mio meglio e spero che alla fine tutto questo ripagherà”.

Ma ai microfoni di Canal + ha anche ammesso: “Ottimista per la prossima gara di Monaco dopo questa gara? No, non lo sono”.

Hamilton ritrova il sorriso e scherza pure con Vasseur

Toni più fiduciosi da parte di Hamilton. Mentre la Safety Car beffava Leclerc, il compagno di squadra ne ha approfittato per montare le gomme hard e chiudere la gara al quarto posto, avvicinandosi di molto al suo primo podio da ferrarista in un GP.

E il britannico ha anche lodato la vettura, che gli ha dato “grandi sensazioni”, oltre al team. “Penso che piano piano stiamo arrivando”, ha aggiunto, promuovendo anche il lavoro di comunicazione con il suo ingegnere Riccardo Adami (“Abbiamo entrambi mantenuto la calma”).

E dopo aver elogiato anche la marea dei tifosi giunti ad Imola (“È stato molto vintage, vedere quell’enorme bandiera in curva 7 mi ha ricordato i tempi in cui guardavo Michael Schumacher”), Hamilton – che nel dopo gara ha anche scherzato con Vasseur, gettandosi alle spalle le presunte tensioni delle settimane scorse – ha così concluso: “È stata un’esperienza che terrò sempre nel mio cuore, e certo non mi aspettavo di terminare quarto, partendo così dietro”.

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