F1 | GP Imola – “Questa volta avevano ritmo…”, ora Piastri teme i nuovi rivali

A Imola il leader mondiale Oscar Piastri non riesce a capitalizzare la pole position: l’australiano a fine gara commenta il podio conquistato dopo un GP di Imola non ottimale

È una terza posizione che non soddisfa pienamente il poleman e leader iridato Oscar Piastri: l’australiano non riesce a difendere la prima piazza al via del GP di Imola e deve cedere il passo a un indemoniato Verstappen. Poi, sul finire della corsa romagnola, dopo una Safety Car dal tempismo non ottimale deve capitolare sull’attacco del compagno Lando Norris. Alla bandiera a scacchi per l’alfiere della McLaren arriva un podio che, sebbene rinsaldi la leadership, non rende di certo felice l’#81 papaya.

Allo spegnimento dei semafori del GP di Imola la McLaren del poleman Piastri non riesce a difendersi a dovere dall’attacco di Max Verstappen. La Red Bull del campione del mondo in carica sorprende l’australiano alla variante del Tamburello. “Sì, all’inizio ho frenato un po’ troppo presto ed è arrivato Max. Abbiamo poi sbagliato un paio di decisioni strategiche, non è stata la nostra miglior domenica.”

La McLaren non domina più: Piastri teme la Red Bull dopo Imola

La McLaren a Imola non può contare su quel dominio tecnico tanto evidente in questo avvio di 2025 e Piastri lo sa bene: “Faccio i complimenti a Max e alla Red Bull, oggi avevano anche il ritmo giusto… Noi dobbiamo analizzare diverse cose”, ha osservato il leader del mondiale piloti, analizzando l’estremamente competitivo passo gara dell’olandese.

Il pilota del team britannico non può certo dirsi soddisfatto dell’entrata in pista della vettura di sicurezza dopo il ritiro di Antonelli. “Safety Car? È stato complicato, ha avuto un timing perfetto per Max e Lando. Io sono rimasto con le Hard usate, ho provato a resistere ma non ci sono riuscito.”

Dopo la ripartenza Piastri ha provato a difendersi dal compagno di scuderia, passato nel frattempo su pneumatici freschi, ma senza successo. “Ho cercato di tenere duro e difendermi da Lando, ma era inevitabile che mi sorpassasse lì. Purtroppo non avevo abbastanza aderenza“, ha concluso il pilota della McLaren in parco chiuso.

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