F1, cosa cambia con General Motors in griglia: il ruolo della Ferrari e di Andretti, toto nomi piloti

  • Postato il 26 novembre 2024
  • Di Virgilio.it
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Il dado è tratto. La F1 cambia, si allarga. Così come la sua griglia. Il circus diventa sempre più grande, sempre più americano. L’ufficialità dell’ingresso di General Motors come undicesimo team è un una vera e propria rivoluzione che apre a tanti scenari futuri, sul fronte agonistico ma anche economico di un prodotto che Liberty Media, grazie a Stefano Domenicali, ha reso sempre più appetibile. E adesso tutti a chiedersi chi sarà a fornire la power unit a Cadillac nel 2026 in attesa di un motore proprio. E qui che c’entra la Ferrari candidata numero uno per un binomio che fa già sognare gli amanti dell’automobilismo. E i piloti? E’ presto ma già circolano i primi nomi.

Cadillac undicesimo team: la General Motors entra in F1

In un comunicato diffuso nella serata di lunedì, la F1 ha confermato che GM/Cadillac e la serie hanno concordato un accordo di principio per l’ingresso del team in Formula 1 nel 2026. Il progetto lanciato da Michael Andretti qualche anno fa, entrare nel circus come undicesimo team in un modo o nell’altro è arrivato al traguardo. Anche se Andretti nel frattempo si è fatto da parte, praticamente immolandosi dopo il no della FOM, la sigla che riunisce i team, e lasciando che fosse il colosso General Motors a proseguire il suo iter.

Il benvenuto della F1 a General Motors, da Domenicali a Ben Sulayem

“L’impegno di General Motors e Cadillac in questo progetto è una dimostrazione importante e positiva dell’evoluzione del nostro sport – ha detto il Ceo della F1, Stefano Domenicali – Non vediamo l’ora di vedere i progressi e la crescita di questa applicazione, certi della piena collaborazione e del supporto di tutte le parti coinvolte”.

Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha dichiarato che l’organo di governo è “pienamente favorevole” all’ultimo sviluppo. “General Motors è un grande marchio globale e una potenza nel mondo degli OEM e sta lavorando con partner impressionanti”.

Il ruolo della Ferrari con General Motors: accoppia da sogno?

L’accordo prevede che la scuderia sostenuta da GM entri a far parte della Formula 1 come team cliente nel 2026, mentre svilupperà le proprie power unit per il 2028 e oltre, rilevando il progetto Andretti Global già esistente a Silverstone come struttura portante.

La scuderia in questione nel biennio prima di diventare una realtà costruttrice dovrà appoggiarsi ad un fornitore esterno per il motore, che si vocifera possa essere Ferrari dopo che Renault ha annunciato il disimpegno da costruttore in F1 (la casa francese aveva infatti in essere un accordo di principio con Andretti). L’altra alternativa sarebbe rappresentata da Honda.

Inutile dire quale sarebbe l’appeal di un binomio General Motors-Ferrari sia per il mondo della F1 che per quello dell’automobilismo. Peraltro in un mercato quello americano che in questi anni si è sempre più legato al circus con ben tre gare negli Stati Uniti: Miami, Austin e l’ultima a Las Vegas dove era presente proprio una delegazione di GM.

Un pezzo di Andretti in F1: non Michael ma la leggenda Mario

Come detto in precedenza l’inizio di questo progetto era nelle mani di Andretti. Il team americano, che ha sede a Indianapolis aveva ricevuto l’ok dalla FIA ma la Formula One Management (FOM) aveva espresso un duro rifiuto nei confronti del team, sostenendo che Andretti non avrebbe portato alcun valore alla Formula 1.

Uno dei motivi del diniego da parte della FOM sembra essere dovuto all’antipatia personale del CEO di Liberty Media, Greg Maffei, nei confronti del presidente di Andretti, Michael Andretti. All’inizio di quest’anno, Michael Andretti si è ritirato dalla gestione del team, cedendolo al comproprietario Dan Towriss. Ora, Cadillac ha ottenuto l’approvazione per entrare nel circuito di F1. Ma cosa significa questo per Andretti?

La leggenda dell’automobilismo Mario Andretti, padre di Michael, eroe dei due mondi capace di vincere in F1 e negli USA, ricoprirà il ruolo di membro del consiglio di amministrazione del team Cadillac F1. “Il mio primo amore è stata la Formula 1 e ora, 70 anni dopo, il paddock della F1 è ancora il mio posto felice. Sono assolutamente entusiasta di Cadillac, della Formula 1, di Mark Walter e di Dan Towriss”, ha detto Mario Andretti.

La F1 torna a undici team, l’ultima volta nel 2016

Lo sbarco del colosso americano nella classe regina, che avverrà attraverso il marchio Cadillac, rappresenta un passo importante per la massima serie, che tornerà così ad avere tra le proprie fila 11 scuderie e 22 piloti. Un cambiamento importante a livello agonistico che ridà “numero” alla F1 attuale, aumenterà lo spettacolo in pista e quant’altro.

L’ultima stagione nella storia della F1 in cui si schierarono 11 team al via fu il 2016 anno in cui il Mondiale lo vinse Nico Rosberg con la Mercedes. Al termine di quell’annata la Manor, in precedenza Virgin e poi Marussia (dove tra gli altri corse il compianto Jules Bianchi) fu costretta a ritirarsi per mancanza di fondi.

General Motors: chi saranno i piloti, primi nomi da Ricciardo a Colapinto

A poche ore dall’ufficializzazione dell’ingresso di General Motors in F1 circolano già i primi nomi dei piloti che potrebbero comporre la lineup del team Cadillac. Per ora solo boutade, niente ovviamente di concreto. Tra i nomi buoni c’è la suggestione Daniel Ricciardo, appena appiedato da Red Bull/Racing Bulls, per cui si tratterebbe del terzo ritorno in F1. Più realistica la pista Franco Colapinto nome nuovo nel circus dopo le ottime prestazioni in F1, in cerca ancora di un sedile per il 2025.

Ci sono poi i nomi stelle e strisce per restare fedeli alle origini della scuderia “gran madre”. Quando Andretti Global cominciò a parlare di entrare in F1, il nome di un pilota fu subito associato al team: Colton Herta. Il giovane pilota californiano è da anni molto vicino al mondo della Formula 1, ma la mancanza di punti per la super licenza gli ha impedito di realizzare concretamente i suoi sogni di corse a ruote scoperte a livello internazionale. Ma siamo solo agli inizi…

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