F1 | Caso Mercedes – Red Bull, Ferrari alle strette: “zona grigia 2026? Bravi loro! Semmai la FIA…”
- Postato il 23 dicembre 2025
- Formula 1
- Di F1ingenerale
- 3 Visualizzazioni
Il caso Mercedes e Red Bull relativo ai motori 2026 sta facendo discutere il mondo della F1 con pareri contrastanti sulla trovata dei due team.
Qualcuno grida allo scandalo, altri si inchinano davanti alla trovata geniale e la FIA resta nell’imbarazzo. Ancora prima di iniziare, la stagione 2026 si apre col caso Mercedes – Red Bull che sta facendo discutere tanti, tra cui Massimo Zecchinelli e Luigi Mazzola.

Negli ultimi giorni si sono susseguite insistenti voci su una zona grigia scoperta, e sfruttata, da alcuni team con un guadagno di circa 3 decimi. In particolare, Red Bull e Mercedes sarebbero riuscite a variare il rapporto tra il volume totale del cilindro prima della compressione e il volume rimanente dopo la compressione.
Questo deve essere di 16:1 dal 2026, ma i team in questione sarebbero riusciti a riportarlo al valore in vigore fino al 2025, ovvero 18:1. Il tema, che sta accendendo gli ambienti della F1 anche nella pausa invernale, è stato affrontato nell’ultima puntata del podcast A ruota libera, dove Massimo Zecchinelli e l’ex ingegnere Ferrari Luigi Mazzola hanno analizzato la questione senza mezzi termini.
Lo “scandalo fantasma” di Zecchinelli
“Lasciamo le fantasie tecniche ai giornalai di turno, su pistoni che si dilatano e cose del genere”, ha chiarito subito Zecchinelli. “Il vero tema non è tecnico, ma sono le zone grigie del regolamento. I campionati di Formula 1 si vincono proprio lì. Quando una zona grigia viene sfruttata da un avversario, tutti gridano allo scandalo, soprattutto in Italia”.
Il giornalista italiano ha poi sottolineato come il regolamento tecnico 2026 sia sempre più restrittivo. “Stiamo andando verso un monomarca: non si può più toccare niente. È chiaro che anche le zone grigie si restringono, ma non scompaiono”, ha spiegato, entrando nel merito dell’articolo 5.4.3, che prevede la misurazione del rapporto di compressione a temperatura ambiente. “Se io rispetto il parametro a freddo e poi trovo una soluzione tecnica che a caldo mi dà un vantaggio, dov’è lo scandalo?”
Sul punto è intervenuto con decisione Luigi Mazzola. “In Formula 1, se ti chiami Ferrari, Red Bull o Mercedes, hai un solo obiettivo: vincere”, ha affermato l’ex tecnico della Scuderia. “Tutto quello che ti serve per vincere lo applichi nella legalità. La zona grigia è legale per definizione. Se sei illegale, vieni squalificato e fai una brutta figura, ma non è questo il caso”.
Team assolti, FIA sotto accusa
Mazzola ha poi spostato l’attenzione sulla FIA: “più metti regole su regole, più ti vai a infilare in una situazione quasi impossibile da gestire. Adesso la patata bollente è in mano alla Federazione: mancano pochi mesi ai test e bisogna decidere cosa fare”.
Infine, il richiamo alla storia recente della Formula 1: “ricordiamoci la Brawn GP o il DAS Mercedes. Soluzioni nate da zone grigie che hanno fatto la storia. In quei casi non si gridò allo scandalo, ci si tolse il cappello. Se una soluzione è regolare, io dico solo una cosa: bravi loro”.
Leggi anche: F1 | Antonelli cuore d’oro: il gesto speciale per i giovani pazienti del Rizzoli – FOTO
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter
Crediti immagine di copertina: F1inGenerale
L'articolo F1 | Caso Mercedes – Red Bull, Ferrari alle strette: “zona grigia 2026? Bravi loro! Semmai la FIA…” proviene da F1ingenerale.