F1 Canada, Antonelli si gode lo storico podio, la Ferrari recrimina: "Troppi errori". Vasseur non teme per il suo posto
- Postato il 15 giugno 2025
- Di Virgilio.it
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Il Gran Premio del Canada ha recitato il solito copione per la Ferrari di quest’anno: frustrazione e delusioni. Ma l’Italia sportiva può godere di un suo pilota che, su opposta barricata, ha colto uno storico podio nella gara in quel di Montréal. Andrea Kimi Antonelli infatti ha ottenuto uno splendido terzo posto dietro a Max Verstappen e al compagno di squadra George Russell, mantenendo prestazioni e sangue freddo nel corso dei giri (dove a causa dei pit stop dei rivali, in certi frangenti della corsa, è finito pure in testa).
- Lo storico podio di Andrea Kimi Antonelli: "Stressante, ma sono felice"
- Vasseur spiega cosa è andato storto per la Ferrari
- Vasseur ammette tensione in casa Ferrari
- Leclerc: "Non abbiamo un'auto vincente"
Lo storico podio di Andrea Kimi Antonelli: “Stressante, ma sono felice”
E soprattutto mettendosi alle spalle tre settimane di GP corsi in terra europea dove i risultati per il pilota Mercedes erano stati impietosi, tra ritiri e piazzamenti nelle retrovie. Ma il bolognese non deve essere glorificato prima del tempo né messo alla gogna per i passi falsi, considerando il fatto che parliamo di un 18enne che è al suo primo anno in F1 e che sta vivendo la sua curva di apprendimento che contempla anche errori.
Sta di fatto comunque che il talento c’è, in fieri ma c’è. Lo dimostra questo podio, che lo proietta anche al terzo posto dei piloti più giovani nella storia della F1 a finire nelle prime tre posizioni di una gara (tra essi anche Verstappen). Un podio di pura bravura, frutto anche di quanto ha imparato da quando è approdato in Mercedes.
Antonelli a fine gara ha dichiarato a Sky Sport che è stato “molto stressante”, ma di essere davvero felice, spiegando di essere partito bene (ed è stato proprio così, avendo la meglio pure su Oscar Piastri) e di aver retto nonostante aver “distrutto la gomma anteriore sinistra” nel corso dell’ultimo stint, a furia di spingere nella rincorsa a Verstappen. Per poi affermare, in merito anche al successo della squadra con il primo posto di Russell: “Il nostro obiettivo è poter vincere in futuro. Questo GP è stato favorevole per noi, la vettura si è comportata davvero bene per tutto il fine settimana”.
Vasseur spiega cosa è andato storto per la Ferrari
Mastica amaro invece Ferrari, ancora una volta. Charles Leclerc ha chiuso quinto, Lewis Hamilton sesto, e sul banco degli imputati finisce pure a questo giro la strategia dal muretto. A Sky Sport il team principal Frédéric Vasseur (dato per essere in bilico, nonostante il diretto interessato abbia respinto con vigore le illazioni puntando il dito contro i giornalisti, commettendo così un errore di comunicazione non da poco) ha affermato che la strategia a due soste decisa per il monegasco non potrebbe essere stato il vulnus della loro gara.
“I primi cinque hanno fatto tutti due soste ai box, magari poteva anche funzionare la strategia ad una sosta, ma non sapevamo quanto avrebbero retto le medium”, ha spiegato Vasseur, per il quale invece il problema sono stati “i troppi errori” lungo tutto il fine settimana, dalle FP1 “con una sola vettura” alle qualifiche flop. Oltre all’incidente in gara di Hamilton, che ha tirato sotto una povera marmotta.
Vasseur ammette tensione in casa Ferrari
Secondo il team principal “il passo è vicino”, ma ancora non si riesce a far combaciare tutto, con il fatto che quel passo si perde in gara in caso di traffico. E sulle critiche di Hamilton riguardo al ritardo degli aggiornamenti per le Ferrari, Vasseur ha rassicurato che “presto arriveranno”. Ma, al tempo stesso, “non penso sia quello il problema”.
E ancora, sul clima che si respira in casa Ferrari: “Noi non siamo sotto pressione, però c’è della tensione. I piloti commettono troppi errori, ma li facciamo pure noi. Abbiamo bisogno di calma e tranquillità, ma non dipende solo da me”. E sul suo futuro: “Se ho fiducia da parte della Ferrari? Sì, non esiste alcun problema da questo punto di vista. Abbiamo però bisogno di serenità. Guardiamo la Mercedes: hanno faticato parecchio negli ultimi appuntamenti, ma non hanno fatto alcuna rivoluzione: hanno semplicemente continuato a lavorare, a sviluppare e oggi hanno vinto. Anche noi dobbiamo fare così”.
Leclerc: “Non abbiamo un’auto vincente”
Così, mentre c’è una Ferrari che vince (ancora una volta) ed è quella in gara nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans, quella in pista in F1 fatica non avendo un’auto vincente. È quello che ha affermato Leclerc a fine gara, che ha spiegato inoltre di aver avuto un buon feeling con le hard e anche con le medie.
Ma riguardo gli screzi con il muretto, il monegasco ha spiegato: “Loro hanno sicuramente più dati sulla vettura rispetto a noi. Io ho compromesso la gara con l’errore nelle prime libere e poi quello che è successo sfortunatamente in qualifica. È frustrante non avere un’auto vincente, ma se gli altri piloti più giovani vincono non mi cambia lo stato d’animo”.