F1 Brasile, Wolff riporta sulla terra Antonelli e Leclerc polemizza: "Poteva evitare l'incidente". Hamilton mortificato
- Postato il 9 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Mentre Andrea Kimi Antonelli prosegue il suo risorgimento con un fine settimana ad Interlagos da ricordare, l’altra quota italiana in F1, la Ferrari, finisce in un baratro con un doppio ritiro, il secondo di quest’anno abbastanza disgraziato dopo quello subito in Olanda. E come se non bastasse non solo Mercedes, grazie anche al secondo posto dietro al vincitore Lando Norris di uno splendido Antonelli, si porta al secondo posto nella classifica costruttori, ma Maranello scivola pure al quarto scalzata da Red Bull per quattro punti.
- Ottimo secondo posto in Brasile per Antonelli, ma Wolff predica calma e realismo
- L'incidente di cui ha fatto le spese Leclerc: "Sono molto incazz..."
- Vasseur difende Leclerc
- Hamilton si scusa ma tace sull'incidente con Colapinto
Ottimo secondo posto in Brasile per Antonelli, ma Wolff predica calma e realismo
E così mentre il vincitore in quota McLaren confermava uno stato di forma eccelso anche mentalmente, libero da pressioni e errori e sempre più deciso a conquistarsi il suo primo meritato mondiale laddove il diretto rivale in casa Oscar Piastri faceva harakiri, il giovane Kimi è sopravvissuto all’erroraccio dell’australiano papaya (di cui ha fatto spese anche Charles Leclerc in un effetto domino), tenendo pure a bada un volpone come Max Verstappen, terzo alle spalle di Antonelli.
Un weekend sontuoso per il ragazzo di Bologna, secondo anche nelle due qualifiche e nella Sprint. E che può dire di aver lottato a 19 anni contro un quattro volte campione del mondo di F1, tenendolo a distanza, e un campione del mondo in fieri. Uno stress la sua gara, come ha ammesso via team radio Antonelli, ma che ha dato i suoi meritati frutti. Tuttavia, come ha avvertito il suo mentore nonché team principal di Mercedes Toto Wolff, bisogna stare “con i piedi per terra“.
“Dobbiamo essere realisti, la nostra vettura non vince così facilmente e dobbiamo fare in modo che funzioni per i nostri piloti. Quando ci riusciremo, allora anche Kimi potrà iniziare a vincere”, ha proseguito l’austriaco. Anche perché, pensando alla corsa al secondo posto del Mondiale Costruttori, “basta poco, un weekend negativo come è capitato alla Ferrari per rimettere tutto in discussione”.
L’incidente di cui ha fatto le spese Leclerc: “Sono molto incazz…”
A proposito del Cavallino, Leclerc ha un po’ guastato la festa ad Antonelli nelle dichiarazioni dopo la sua sventurata gara. Il monegasco come abbiamo anticipato ha pagato dazio dall’improvvida manovra di Piastri, avvenuta dopo la ripartenza della gara (fermatasi con ingresso della safety car per l’uscita di pista di Gabriel Bortoleto): l’australiano è andato in staccata in curva, con conseguente bloccaggio e MCL39 ingovernabile. A farne le spese anche Antonelli, che è finito a contatto colpendo a sua volta la SF-25 di Leclerc. La cui vettura ha avuto la peggio, con la rottura della sospensione anteriore sinistra.
Il pilota Ferrari ha difeso la sua condotta di gara ai microfoni di Sky Sport, asserendo come non ci fosse nulla di pericoloso in essa. E giù l’esondazione: “Sono molto incazz… Quello che ho fatto lo rifarei altre venti volte, hanno sbagliato all’interno. Non sono arrabbiato né con Piastri né con Antonelli, ma penso che Oscar è stato ottimista, e Andrea ha fatto la curva come se Piastri non ci fosse”.
Vasseur difende Leclerc
Insomma, nulla di personale, o quasi, perché si è trattato di uno scontro “inutile” e secondo Leclerc Antonelli “avrebbe potuto fare qualcosa in più per evitarlo”. A dare man forte alle tesi del suo pilota Frédéric Vasseur, sostenendo a Sky Sport che con Leclerc sono stati “vittime di un contatto provocato da altri” e che ha vanificato una gara “iniziata in maniera molto promettente”. “Charles stava facendo un ottimo lavoro e aveva un buon passo, ma purtroppo abbiamo pagato il prezzo dell’incidente tra Piastri e Antonelli. Lui non ha responsabilità di quanto avvenuto, e il team ha lavorato bene alla fine”. Insomma, partenza e passo secondo Vasseur c’erano, ma non c’è stato modo di capitalizzare il tutto.
Hamilton si scusa ma tace sull’incidente con Colapinto
Come non ha potuto capitalizzare un accidente (anche perché partiva da una posizione in griglia dalla quale non poteva “fare più di tanto”) Hamilton, prima toccato da Carlos Sainz e poi reo di una manovra suicida nel tentativo di sorpassare Colapinto, danneggiando l’ala anteriore e ricevendo 5 secondi di penalizzazione per il contatto (cosa che ha fatto sbottare via radio il britannico contro i commissari di gara).
A Canal + l’ex campione del mondo ha palesato tutta la sua mortificazione per i “zero punti ottenuti oggi”, ovvero “qualcosa di devastante per tutto il team e chi lavora nella nostra fabbrica”. “Per quanto mi riguarda mi scuso per non aver ottenuto un buon risultato, ma non dobbiamo arrenderci e dobbiamo invece continuare a spingere, perché non è finita sino a che non è finita”. Sembrano parole di pura retorica quelle di Hamilton, che comunque si è detto fiducioso che in futuro le cose miglioreranno. Laconico, senza aggiungere alcunché di particolare, il suo commento sui contatti in gara, mancando di offrire alcuna parola riguardo l’episodio controverso con Colapinto.