Export italiano in ripresa: a febbraio torna in surplus per 4,5 miliardi

  • Postato il 18 aprile 2025
  • Di Panorama
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Torna a crescere l’export italiano con un saldo che torna positivo. A febbraio le esportazioni sono cresciute a livello congiunturale del 3,5%. Più del +1,7% delle importazioni. Dopo il lieve disavanzo di gennaio (-288 milioni di euro) dunque il saldo commerciale torna positivo, a +4.466 milioni di euro. Il report mensile dell’Istat su commercio estero e prezzi all’import parla di un export che si muove trainato soprattutto da cantieristica e farmaceutica.

Export Italia-USA in calo a febbraio, ma non del tutto

L’aumento dell’export più sostanzioso rispetto a quello dell’importcoinvolge tanto l’area Ue (+3,7%) quanto quella extra-Ue (+3,2%). Il Paese verso cui si registra il calo maggiore sono gli Stati Uniti. Le esportazioni tricolore verso il mercato americano, a febbraio, segnano un calo tendenziale del 9,6%. Anche se, escludendo la cantieristica navale (che aveva gonfiato i dati nel 2024) l’export Oltre Oceano registra in realtà un aumento del 6,9%. Dato che indica una tenuta del rapporto commerciale transatlantico. A dare slancio all’export sono soprattutto Germania (+14,5%), Spagna (+21,1%), Svizzera (+17,3%) e Regno Unito (+10,4%), e andamento a doppia cifra anche degli scambi con Paesi Bassi e dell’area OPEC, con +12,9%.Mentre calano le vendite verso Belgio, Turchia e Austria, intorno ai dieci punti percentuali.  

L’export italiano tra settori che trainano e altri che frenano

A trainare la ripresa dell’export, ancora una volta, è la cantieristica navale, protagonista di un balzo nei beni strumentali venduti all’estero. Ma non è la sola: su base annua, brillano anche i comparti farmaceutico e dei mezzi di trasporto (esclusi gli autoveicoli), con crescite rispettivamente del +31,2% e del +9,6%. Segnali positivi arrivano anche dal settore agroalimentare, che nel primo bimestre dell’anno segna un +4,9% tendenziale. Ma è confermata la frenata di comparti storici dell’industria italiana: macchinari (-4,1%), autoveicoli (-11,5%) e soprattutto il coke e i prodotti petroliferi raffinati, in calo del 25,8% su base annua.

Bilancia commerciale positiva, ma pesa il caro energia

I dati mostrano che la crescita delle esportazioni non basta però a replicare il surplus di un anno fa. Il saldo commerciale di febbraio a quasi 4500 milioni è lontano rispetto ai 6mila milioni dello stesso mese di un anno fa. A incidere è il rincaro dell’energia: i prezzi all’importazione salgono del 2,2% su base annua e dello 0,6% su base mensile, guidati dai prodotti energetici che gravano ancora fortemente sulla bolletta estera. Il bilancio non energetico, invece, si mantiene robusto: l’avanzo si attesta a 9,466 miliardi di euro, mostrando una leggera flessione rispetto ai 9,749 miliardi dell’anno scorso.
Una fotografia che mostra dunque dinamismo che, nonostante le ombre legate all’energia e alle difficoltà in alcuni settori chiave, parla di ripartenza.

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Panorama

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