Ex Onpi di Quezzi, spunta l’ipotesi demolizione. Ferrante: “Bisogna avere il coraggio di dirlo”
- Postato il 4 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Spunta anche l’ipotesi demolizione per l’ex Onpi di Quezzi, l’ex casa di riposo chiusa da anni e abbandonata al degrado nonostante i numerosi tentativi di riqualificazione. A citarla per la prima volta è stato l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante in commissione a Tursi: “Stiamo valutando la demolizione di quel manufatto. Se nessuno lo vuole si deve affrontare con coraggio quest’idea per restituire al territorio un’area verde”.
L’ultima trattativa era stata avviata dall’amministrazione precedente con Invimit, società di investimenti immobiliari del ministero dell’Economia e delle Finanze che aveva espresso interesse ad acquisire la parte di proprietà comunale per trasformarla in uno studentato. La vendita era stata annunciata come imminente, invece il nuovo management ha deciso di sospendere il progetto e alla fine non se n’è fatto più nulla.
“Bisogna avere il coraggio di dire che tra le opzioni da mettere in campo c’è anche la demolizione – insiste Ferrante -. Siamo ancora nella fase embrionale, non abbiamo coinvolto nessuno. Burlando aveva provato a riconvertirla, la precedente amministrazione non è riuscito a portare a casa nemmeno un’alienazione o trasformazione. Le opzioni degli ultimi vent’anni non vanno da nessuna parte”.
Per l’assessore al Patrimonio Davide Patrone in realtà non è ancora detta l’ultima parola: “Prima valutiamo tutte le ipotesi di riqualificazione. Ora stiamo ponderando un’altra, non c’entra più Invimit, preferisco non dare dettagli al momento. Poi, se non si concretizzasse la possibilità di in riutilizzo, prenderemo altre decisioni”.
Ma nel quartiere c’è chi sostiene da tempo che sia meglio liberarsi di quell’enorme edificio fatiscente di quasi cent’anni, 4.746 metri quadrati per sette piani, più altri 1.800 metri quadrati di proprietà di Arte. Un piccolo giardino pubblico c’è già, riqualificato nel 2015 dal Municipio Bassa Valbisagno, negli anni aperto a intermittenza e usato quasi solo da chi porta a spasso un cane. “Demolire? Sono il primo che l’ha proposto – commenta il presidente Fabrizio Ivaldi -. O si trova chi se lo prende oppure è giusto valutare di ridare spazi a un quartiere che ne ha bisogno. Se quest’ipotesi prendesse piede, io non sarei contrario”.
L’unico presidio fisso all’ex Onpi di via Donati è quello della protezione civile. Per il resto il complesso è alla mercé di chiunque, vandali compresi. Due mesi fa un principio d’incendio aveva allarmato i residenti. La colpa era ricaduta su un gruppo di ragazzini che avrebbe dato fuoco a qualcosa rimasto all’interno della struttura.