Ex Ilva, Orlando (Pd): “Governo dica quale soluzione è di interesse nazionale”
- Postato il 14 luglio 2025
- Politica
- Di Genova24
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Genova. “Credo che un partito politico come il nostro abbia l’obbligo di fare proposte sulle politica industriale dopo 26 mesi di caduta della produzione industriale. Velleitaria mi sembra l’ipotesi sull’ex Ilva messa sul tavolo dal Ministro Urso, che oggi sostiene che gli azeri non ci sono più, ed è la notizia principale. Non era difficile capirlo perché gli azeri avrebbero dovuto prendere una acciaieria che avrebbe dovuto produrre come minimo 6 milioni di tonnellate l’anno di acciaio, avendo una esperienza di circa 500mila tonnellate di produzione l’anno di acciaio, una mosca che vuole mangiarsi un elefante”.
Lo ha detto l’ex ministro del Lavoro e responsabile Politiche industriali Pd, Andrea Orlando, a Omnibus su La7.
“Urso ha percorso questa strada senza ipotizzarne altre. E questo è il problema più importante perché oggi si potrebbero fare tante cose – sottolinea l’ex ministro dem – perché non possiamo perdere la produzione nazionale dell’acciaio. Quindi bisognerebbe profilare un ruolo dello Stato che accompagni questo obiettivo finché non si individua un’altra soluzione. Se salta Ilva la filiera dell’acciaio in Italia viene profondamente destrutturata e se salta la filiera dell’acciaio ci sono una serie di conseguenze in altre filiere molto importanti”.
“A questo punto bisogna guardare, per evitare il rischio di carattere speculativo, a coloro che hanno fatto offerte con una valenza industriale, se si può mettere insieme un pool di privati che può accompagnare questo percorso. Credo che questa sia la strada da seguire – osserva Orlando – però il vizio originale di questa vicenda è di aver raccontato da mesi che tutto era risolto mentre vediamo che non lo è. Non lo dico perché vogliamo il tanto peggio, tanto meglio, ma perché se si mettessero sul tavolo i problemi senza fare propaganda si potrebbero risolvere. La prima cosa che deve dire il Governo è quale soluzione corrisponde all’interesse nazionale”.