Ex Ilva, dopo la tensione in piazza indagini per minacce e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento
- Postato il 6 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Dopo le scintille tra gli operai ex Ilva e la polizia, giovedì 4 dicembre, davanti alla prefettura di Genova, durante la manifestazione e lo sciopero dei metalmeccanici, la digos della questura ha consegnato una prima informativa alla procura che potrebbe quindi aprire presto un fascicolo con le ipotesi di reato legate agli episodi visti in piazza: danneggiamento e minacce e resistenza a pubblico ufficiale.
Al momento – secondo quanto riportato dall’Ansa – non ci sono indagati: gli inquirenti non hanno ancora identificato i manifestanti che hanno preso parte ai momenti di scontro più acceso, in particolare l’incendio appiccato ad alcuni copertoni posizionati davanti allo schieramento di polizia, il lancio di oggetti pericolosi e l’utilizzo di un muletto da cantiere per sollevare e trainare uno degli alari pozionati dalle forze dell’ordine a difesa del palazzo del governo.
Un’altra informazione filtrata oggi dalla procura riguarda il ferimento di uno degli operai, colpito alla testa durante i disordini da uno dei lacrimogeni lanciati dalla polizia. In realtà, secondo alcune immagini al vaglio degli inquirenti, l’oggetto sarebbe stato calciato da uno dei manifestanti e rimbalzato sulla grata, prima di finire in faccia all’operaio ferito.
Non sono giunte in procura al momento, invece, segnalazioni di possibili violazioni in merito ai presidi in strada a Cornigliano e al corteo che ha bloccato l’autostrada martedì né per l’occupazione delle banchine della stazione Brignole.
Per quanto riguarda l’altro episodio di violenza legato alla mobilitazione per l’ex Ilva – ossia il presunto pestaggio di alcuni delegati Uilm da parte di altri delegati Fiom – al momento non è ancora stata depositata una denuncia.