Evasore nullatenente con auto di lusso, Vittorio Zaniboni chiede di fare volontariato

  • Postato il 18 novembre 2025
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  • Di Genova24
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Le auto di lusso confiscate dalla guardia di Finanza donate al Museo dell'auto

Genova. E’ stata confermata dalla Cassazione ed è quindi diventata definitiva la condanna a 4 anni di reclusione per Vittorio Zaniboni, ex mediatore immobiliare e commerciante di auto di lusso ma perfetto sconosciuto al fisco italiano, a cui risultava “nullatenente”.

Condannato a sette anni e cinque mesi in primo grado, Zaniboni aveva concordato in appello, assistito dall’avvocato Mario Iavicoli, la pena di quattro anni .

La vicenda

La guardia di finanza, coordinata dal pubblico ministero Giancarlo Vona, aveva scoperto una maxi evasione di oltre quattro milioni e mezzo di ricavi non dichiarati. Le fiamme gialle gli avevano sequestrato quattro case di lusso di cui tra cui un attico di 240 metri quadri in pieno centro a Genova.

Il giro d’affari sommerso sarebbe stato il frutto della vendita – tra il 2013 ed il 2018 – di 25 auto di grande valore quali Maserati, Lamborghini, Porsche, Bentley e otto Ferrari, tra cui il primo modello Ferrari a uso stradale costruito nel 1948, la ‘166 Inter’ venduta per un milione di dollari a un collezionista Usa.

Successivamente all’apertura della verifica, il titolare di tutta la collezione stava per vendere all’asta in due eventi internazionali (il ‘Classic & sport cars’ di Montecarlo e il prestigioso ‘Goodwood festival of speed’ nel Regno Unito) otto auto tra cui tre Ferrari, una Corvette e una Lamborghini Murcielago, esemplare nr.26 delle 185 prodotte che aveva già lasciato l’Italia per la Gran Bretagna.

Nel 2020 Zaniboni era stato “sorpreso” a chiedere il bonus spesa del Comune per le persone in difficoltà per la pandemia. La moglie di Zaniboni è stata condannata, in via definitiva a un anno e due mesi, e le sono stati confiscati l’immobile in Galleria Mazzini, una Harley Davidson e tre auto, tra cui una Autobianchi Bianchina, ma l’immobile appunto è stato restituito nei giorni scorsi

Le auto invece, in seguito alla confisca diventata definitiva saranno messe all’asta per far sì che il Fisco possa recuperare almeno in parte i crediti mai saldati.

Autore
Genova24

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