Europei, Quadarella cancella Federica Pellegrini: che record. Ceccon guida la staffetta all’oro, Curtis dal flop al riscatto
- Postato il 2 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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L’Italia comincia nel migliore dei modi agli Europei di Lublino. Tre medaglie (una d’oro e due d’argento) per gli azzurri che si prendono subito il primo posto nel medagliere. C’è la firma del solito Ceccon nella staffetta 4×50, ma anche lo straordinario talento di Quadarella che cancella un record di Federica Pellegrini. Mentre Sara Curtis va un po’ corrente alternata.
- Quadarella cancella Pellegrini: che primato
- Di Pietro eterna, Curtis delude
- Oro per le staffette 4x50 stile
- Cerasuolo e Martinenghi in finale
Quadarella cancella Pellegrini: che primato
Una medaglia d’argento decisamente a sorpresa quella che porta a casa Simona Quadarella, lei abituata a macinare chilometri e vasche nelle distanze più lunghe si lancia sui 400 metri che ha affrontato in passato ma che non ha sempre digerito. Invece a Lublino firma un finale di gara pazzesco, conquista il secondo posto e la conseguente medaglia d’argento arrivando solo alle spalle della tedesca Isobel Gose. E come se non bastasse il risultato a sorprendere, ci pensa il crono finale a far capire ancora di più che si tratta di una prestazione da incornicerò. Il tempo è di 3’56”70, nuovo primato italiano che va a cancellare nettamente il 3’57”59 fatto segnare da Federica Pellegrini nel 2011.
“Non mi ero neanche accorta di aver superato la britannica negli ultimi 25 metri, pensavo di non riprenderla più – racconta Simona a fine gara – Sono sorpresa del tempo, pensavo di poter fare il mio personale ma non il record italiano. E’ un argento che vale moltissimo in una gara difficile e con una grande concorrenza”. Nella stessa gara settimo posto per l’altra azzurra Anna Chiara Mascolo.
Di Pietro eterna, Curtis delude
Silvia Di Pietro continua a gareggiare ad altissimi livelli, la 32enne si qualifica per la semifinale dei 50 farfalla con il tempo di 25”10 e la sua terza prestazione personale di tempo: “Se metto a posto qualche dettaglio domani può venire fuori una gara interessante”. Niente da fare per San Curtis, l’azzurra si sta mettendo alla prova anche con la nuova specialità ma dopo una buona prestazione al mattino, al pomeriggio ha fatto fatica chiudendo in 25”58 che vale solo il 12esimo tempo complessivo e piuttosto lontano dal 25”25 che gli sarebbe servito per regalarsi un posto in finale.
Nella stessa specialità ma in campo maschile accedono alla finale Simone Stefanì e Michele Busa con il settimo e ottavo posto complessivo, i tempi sono ancora lontani da quelli che servirebbero per provare a salire sul podio ma c’è lo spazio per limare qualcosa.
Oro per le staffette 4×50 stile
Di Pietro però dopo aver fatto alla perfezione la sua semifinale nei 50 farfalla dimostrando uno straordinario momento di forma aprendo anche la staffetta 4×50 stile con il tempo di 23”39 che vale il nuovo record Italia. Ma sono tutte le azzurre a regalare una grande prestazione con Curtis, Ambler e Cocconcelli che danno spettacolo e conquistano la seconda piazza con il nuovo record italiano in 1’34”30 alle spalle dell’Olanda ma davanti alla Polonia.
Chissà che le ragazze non siano state ispirate anche dalla prestazione della staffetta maschile: gli azzurri hanno letteralmente dominato la 4×50 stile con quattro grandissime fazioni e il record italiano di 1’22”90 con Polonia e Croazia staccate. Deplano parte subito fortissimo con 20”88, poi ci pensa Lorenzo Zazzeri a dare la scossa con il suo 20”56 ma la sorpresa è quella di Giovanni Guatti in terza frazione con un crono di 20”67 che consente a Thomas Ceccon di andare a completare l’opera. Una vittoria non banale visto che mancava dal 2011 per gli azzurri.
Cerasuolo e Martinenghi in finale
Compiono il primo passo verso qualcosa di importante anche le due stelle azzurre Simone Cerasuolo e Nicolò Martinenghi. Nelle semifinali dei 100 rana entrambi hanno regalato buone sensazioni con il 22enne di Imola che, in batteria aveva firmato il suo personale in 56”21, avanza tra i migliori otto con il terzo tempo complessivo. Mentre per il 26enne di Varese arriva in finale un crono di 56”72. Per entrambi grande speranza di medaglia anche se l’olandese Caspar Corbeau ha avvisato la concorrenza firmando il cronometro sul tempo di 55”77 e dando la sensazione di essere l’uomo da battere.