Europei, Pogacar è il cannibale 2.0: Evenepol si prende l’argento, che beffa per Scaroni. Vingegaard è un disastro

  • Postato il 5 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

Ancora una volta Pogacar. Lo sloveno conquista la vittoria anche nella prova in linea agli Europei facendo il bis dopo il successo ai Mondiali. Beffa per l’italiano Scaroni che chiude al quarto posso e giù dal podio.

L’attacco vincente di Pogacar

Una giornata in attesa dell’attacco di Pogacar ma ormai con lo sloveno l’attesa è sempre più breve. La corsa in linea agli Europei di ciclismo si anima sin da subito con una bella fuga dalla distanza ma a 80 chilometri dal traguardo, arriva immancabile l’attacco di Tadej Pogacar. Anche in questa circostanza come era avvenuto nel corso dei Mondiali, Evenepoel prova a tenere le ruote del fuoriclasse sloveno, ma il ritmo del campione del Mondo è incessante e fa la differenza col belga costretto a cedere il passo.

Che beffa per Scaroni

Alle spalle di Pogacar che va via in solitaria, si forma un quartetto con Evenepoel, Ayuso, Seixas e proprio Scaroni. Con il passare dei giri è il belga che riesce a prendersi un bel vantaggio ma il suo inseguimento non va a buon fine. La battaglia infuria per la medaglia di bronzo e proprio negli ultimi chilometri il giovane francese (astro nascente del clicsmo mondiale) riesce a prendere qualche metro di vantaggio che gli permettono di andarsi a prendere il bronzo beffando l’atleta italiano.

Vingegaard, che disastro

Nella prima fuga di giornata si vede un po’ di Italia, gli azzurri non nutrivano grandi aspettative per questa prova in linea e la gara conferma le sensazioni delle vigilia. L’unico a provarci è Manuel Frigo che si inserisce nella fuga che dà il via alle prime ostilità di giornata, il coraggio degli attaccanti però non paga perché il gruppo non lascia spazio. E quando entrano in azione i big, la luce si spegne praticamente subito.

Va peggio anche Jonas Vingegaard, il fresco vincitore della Vuelta, conferma di non essere per nulla adatto alle corse di un giorno. Chi si aspettava una battaglia dei “tre tenori” rimane presto deluso con il danese che già da inizio gara non aveva dato la sensazione di essere particolarmente brillante e poi ai 110 dal traguardo, appena il ritmo si alza, è costretto ad alzare bandiera bianca. Resta da capire, se le condizioni non erano quelle giuste, perché ha deciso di mettersi alla prova in questi Europei.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti