Europa Verde, Simonetti: “Con la caccia a fringuelli e storni la Regione confonde poesia e politica venatoria”
- Postato il 18 luglio 2025
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- Di Genova24
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“Con la delibera che autorizza la caccia in deroga a 30mila fringuelli e oltre 10mila storni, la giunta regionale ligure ha compiuto un salto logico e culturale che ha dell’incredibile, dal Purgatorio di Dante alla fucilazione in campagna, passando per Carducci e Artusi. Con buona pace della tutela ambientale e delle direttive europee”, così Simona Simonetti, co-portavoce regionale di Europa Verde.
“Questa decisione, che consente l’abbattimento di specie protette e non cacciabili, è un atto grave, anacronistico e contrario alle normative europee – prosegue – fringuelli e storni non sono bersagli mobili né ingredienti per piatti tipici: sono parte fondamentale della biodiversità e della catena ecologica, già fortemente minacciata dai cambiamenti climatici e dalla cementificazione selvaggia”.
“Utilizzare riferimenti letterari per giustificare la caccia è un’operazione surreale, scomodare la Divina Commedia, Carducci o l’Artusi per difendere il “divertimento” dei cacciatori ci sembra una trovata più degna di un monologo comico che di un atto amministrativo. La motivazione folkloristica e pseudo-etnografica adottata dalla Regione, secondo cui il fringuello rappresenterebbe un patrimonio culturale da “salvaguardare” con doppiette e cartucce, è una distorsione pericolosa – continua – se oggi proteggere la fauna selvatica significa “perdere le tradizioni”, allora qualcosa è andato storto nel rapporto tra istituzioni e futuro”.
“Le direttive comunitarie parlano chiaro – conclude Europa Verde – l’Italia ha già subito quattro condanne da parte della Corte di Giustizia dell’UE per deroghe abusive in materia venatoria, Liguria compresa. Continuare su questa strada espone il nostro Paese a nuove infrazioni e sanzioni, ma soprattutto arreca un danno irreparabile alla fauna selvatica”.
Europa Verde Liguria si unisce all’appello delle associazioni ambientaliste e della LAC – Lega Abolizione Caccia, chiedendo l’immediato ritiro della delibera e la convocazione di un tavolo urgente con Regione, esperti, ambientalisti e comunità scientifica.
“Difendere la natura non è una moda, né una posa ideologica: è un dovere politico e morale.
E per chi confonde la caccia con la cultura, ricordiamo sommessamente che il verso di un fringuello vale più di mille citazioni. A nome di tutti i verdi liguri”, conclude Simona Simonetti, co-portavoce regionale di Europa Verde.