Eurolega, la Virtus risale ma non basta: il Partizan passa a Bologna. Holiday c'è, ma è ancora in... vacanza

  • Postato il 5 febbraio 2025
  • Di Virgilio.it
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S’illude di poterla riaprire e anche ribaltare la Virtus di Ivanovic, ma contro il Partizan non c’è molto da salvare. Intanto il risultato: i serbi vincono 81-71, espugnando la Segafredo Virtus Arena e agganciando Milano al decimo posto (c’è anche il Real Madrid con un record di 13 vinte e 12 perse), di fatto riaprendo in tutto e per tutto il discorso qualificazione per il play-in. Bologna invece continua la sua lenta ma inesorabile via Crucis europea: terza sconfitta consecutiva, 18esima su 25 gare disputate e terzultimo posto ormai scolpito, con la post season che diventa sempre più un miraggio.

Holiday è ancora in vacanza: serata da… zero!

Nemmeno il debutto di Justin Holiday (peraltro negativo: zero punti, zero assist, zero rimbalzi e solo una tripla tentata in 10’), è servito per regalare un sorriso a una squadra che, almeno in campo continentale, sente ormai di avere poco da dire e da dare alla propria stagione. La Virtus s’è persa per strada, faticando all’inizio ma soprattutto in un secondo quarto nel quale nulla ha funzionato come avrebbe dovuto.

Ivanovic s’era illuso in avvio di poter raccogliere qualcosa di buono pensando all’ottimo approccio dei suoi ragazzi, con Pajola ispiratissimo in difesa e Shengelia bravo a punire ogni disattenzione della difesa serba. Ma un parziale di 6-0 col quale il Partizan ha aperto il secondo periodo, ritrovando la parità a quota 23, ha subito rimescolato le carte: Sterling Brown comincia la sua serata in ufficio (chiuderà con 20 punti, 5 assist e 4 rimbalzi) e Bologna si ritrova costantemente a inseguire, con la beffa di subire sulla sirena di fine primo tempo il canestro dell’ex Iffe Lundberg (uno che s’era specializzato eccome nel risolvere i finali punti a punto) che vale il 36-44 all’intervallo lungo.

La ripresa però si apre più o meno alla stessa maniera del quarto precedente: altro parziale di 6-0 e Partizan lanciato a +14, anche se due triple di Hackett riescono quantomeno a far limitare i danni a una squadra ormai in evidente difficoltà.

Shengelia è sempre l’ultimo ad arrendersi

Una partita che pare segnata, di colpo si riaccende nelle prime battute del quarto periodo: in un attimo la Virtus torna a meno di due possessi pieni di distanza, con Grazulis e Cordinier che puniscono un paio di chiusure pigre della difesa serba. Polonara con una grande schiacciata scuote l’arena, poi ci pensa Shengelia a riportare i compagni a sole 4 lunghezze di distanza, forte di una “quasi” doppia doppia da 16 punti e 8 assist.

Il Partizan va in panne, ma trova il modo per rialzarsi a 3’ dalla fine grazie a Jones, che firma buona parte dei suoi 19 punti di serata proprio nella parte conclusiva. Quando anche Toko non vede più la retina, Bologna di colpo viene rispedita lontano e il -10 finale certifica la superiorità dei serbi, che almeno qualcosa per cui giocare ancora ce l’hanno. La Virtus tornerà in campo venerdì, sempre alla Segafredo Virtus Arena, ospitando il Paris.

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