Eurolega, è sempre la solita Virtus: bene per 35', poi si spegne e il Paris ringrazia. Shengelia non basta

  • Postato il 7 febbraio 2025
  • Di Virgilio.it
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È un’altra serata amara per la Virtus. Eppure nulla lasciava presagire che lo sarebbe stata quando allo scadere dei 40’ mancavano una manciata di minuti appena: sembra avanti a condurre, la Segafredo s’è buttata via una volta di più nel finale, facendosi rimontare dal Paris e poi non riuscendo più a trovare il modo per rimettere il naso avanti. L’83-77 col quale i transalpini hanno espugnato Bologna stride con quanto visto per lunghi tratti di partita, ma ribadisce una volta di più quanto per la Virtus questa sia un’annata dannata.

Altra incompiuta finale: con questo fanno 19 ko in 26 gare

Sarebbe stato quantomeno carino chiudere la seconda parte della lunga stagione europea (ormai compromessa) con una vittoria. Invece è arrivata un’altra beffa subita nel finale, con il canestro di Hifi che ha consegnato il vantaggio al Paris a poco più di 3’ dalla sirena. Fino a quel momento i francesi non avevano fatto altro che rincorrere una Virtus al solito pragmatica e ordinata, attenta quanto basta in difesa e sufficientemente propositiva e precisa in attacco. Con Shengelia padrone dell’area (7/11 nella sua serata, 17 i punti complessivi) e Cordinier (15) e Tucker (14, con 3/3 dall’arco) capaci di imprimere a loro volta i giusti giri del motore all’attacco bolognese.

La luce però s’è spenta sul più bello, quando c’era soltanto da finire il lavoro: avanti di 12 punti in apertura di quarto periodo, la Virtus ha subito un 13-0 che l’ha tramortita, con Nadir Hifi scatenato tanto dal perimetro (3/6) quanto a gioco fermo (8/9: la Segafredo ha tirato complessivamente 10 liberi, segnandone appena 7). A quel punto l’inerzia è passata dalla parte dei parigini, bravi a non scomporsi nel tentativo disperato di rimonta di Bologna, che paga dazio a qualche forzatura di troppo da tre (8/24 di serata: il piatto piange) finendo per cedere proprio nella lunga sequenza finale dalla lunetta.

Testa alla Coppa Italia: l’Europa ormai è pura accademia

La quarta sconfitta consecutiva in campo continentale tramortisce anche l’ultima speranziella di provare a rimettere nel mirino un posto tra le prime 10 (era comunque una mission impossible anche prima). Per Ivanovic, il cui tocco magico in campo continentale sembra essersi già dissolto, adesso ci sarà tempo di riordinare le idee almeno provando a tirare una bella riga e a puntare a qualcosa di grosso in campo nazionale, con la final eight di Coppa Italia che pure metterà subito Bologna e Milano l’una contro l’altra nel quarto di finale.

Justin Holiday, l’ultimo colpo di mercato della Segafredo, per ora ha mostrato solo evidenti lacune a livello di condizione: altri 14’ concessi, una sola tripla a bersaglio sulle 4 tentate (e c’è anche un errore in area), giusto per dire che dall’infortunio di Clyburn tutto s’è fatto maledettamente complicato. E mentre in società è stato ufficializzato il nuovo CEO Marco Comellini, sul parquet i conti continuano a non tornare.

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Virgilio.it

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