Estorsioni a un imprenditore: cinque arresti sul Tirreno cosentino
- Postato il 14 marzo 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Estorsioni a un imprenditore: cinque arresti sul Tirreno cosentino
Cinque misure cautelari in carcere e altri indagati per estorsione “consumata e tentata” in concorso; Lo scenario degli arresti è ancora una volta l’alto Tirreno cosentino.
SCALEA – Cinque misure cautelari in carcere e altri indagati per estorsione “consumata e tentata” in concorso. Lo scenario è ancora una volta l’alto Tirreno cosentino. Gli arresti effettuati tra Scalea, Praia a Mare e e Cetraro, uno degli indagati si trova già ristretto nel carcere di Corigliano Rossano per altri reati.
L’attività di indagine si è conclusa nelle prime ore di questa mattina a cura della sezione investigativa del Servizio centrale operativo (Sisco) di Catanzaro, la squadra mobile della Questura di Cosenza e la compagnia dei carabinieri di Scalea, supportate in fase esecutiva da personale del reparto prevenzione crimine “Calabria – Settentrionale”, dalle stazioni carabinieri competenti per territorio, e da un’unità cinofila della polizia di Stato.
La gravità indiziaria conseguita, allo stato, sul piano cautelare, tramite gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato alcuni gravi fatti estorsivi che sarebbero stati compiuti dai cinque indagati principali nei confronti di un imprenditore, nel settore edile, con la richiesta di somme di denaro pretese quali “forme di protezione” ai fini del tranquillo proseguimento delle attività economiche della ditta e anche per sostenere le spese di altre persone ristrette in carcere. In particolare alla vittima sarebbe stato imposto il pagamento di una somma di denaro pari al 3% dell’importo degli appalti pubblici relativi ad alcuni lavori in corso nella zona dell’alto Tirreno cosentino.
L’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 5 indagati, a vario titolo, per estorsione consumata e tentata, in concorso, tutte contestazioni aggravate dal metodo e dalla finalità mafiosa.
Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, scaturisce, si apprende, da un’approfondita attività di indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro che si è sviluppata mediante investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, riscontri sul campo e servizi dinamici sul territorio.
Il Quotidiano del Sud.
Estorsioni a un imprenditore: cinque arresti sul Tirreno cosentino