Estate nel Gargano, i luoghi che meritano (davvero) il viaggio
- Postato il 19 luglio 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Il Gargano non si racconta in due righe e nemmeno in due giorni. È una terra che va esplorata con calma, lasciandosi guidare dai profumi di macchia mediterranea, dalle curve della litoranea, e da quell’alternanza continua tra mare e montagna. In estate dà il meglio di sé, grazie a spiagge che sembrano uscite da un sogno, borghi dove il tempo ha deciso di fermarsi, e sentieri che portano a panorami da togliere il fiato. Ecco cosa vedere in questo angolo incantevole di Puglia.
Dove si trova il Gargano
Chi vuole visitare il Gargano deve raggiungere la Puglia, e più precisamente la provincia di Foggia. Questo angolo d’Italia, infatti, si trova nella parte settentrionale della regione, una zona che si affaccia sul mare Adriatico come una sorta di promontorio a forma di sperone.
In sostanza, è quella zona della “punta” dello Stivale che si protende verso il mare, un territorio ricco di natura rigogliosa, con foreste, coste frastagliate e piccoli borghi arroccati.
Cosa vedere nel Gargano
Come accennato, il Gargano non è solo mare (anche se certe calette fanno dimenticare tutto il resto). È un mix ruvido e affascinante di natura, spiritualità, borghi sospesi e strade che sembrano fatte apposta per perdersi.
Monte Sant’Angelo
Una delle prime tappe che vi consigliamo di fare nel Gargano è Monte Sant’Angelo, un borgo arroccato a oltre 800 metri di altitudine, che si rivela un intreccio di fede, pietra e nebbia estiva (sì, anche a luglio). Il cuore è il Santuario di San Michele Arcangelo, scavato nella roccia, meta di pellegrinaggi da più di mille anni e oggi sito UNESCO.
Tuttavia, il vero fascino sta nei rioni più nascosti, come il “Junno”, con le sue casette basse e irregolari in cui il tempo sembra essersi impuntato.
Sentiero delle Orchidee
Il Sentiero delle Orchidee è un affascinante percorso che si snoda tra i boschi e i pascoli tra Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra, in un tratto del Gargano dove la natura domina senza chiedere il permesso. Il nome non è casuale: in primavera (tra aprile e giugno) sbocciano decine di specie di orchidee spontanee, alcune rarissime, che crescono solo qui grazie al microclima unico del promontorio.
D’estate il sentiero perde i fiori ma resta suggestivo, con ampi tratti ombreggiati, silenzio assoluto e panorami che si aprono all’improvviso verso la piana sottostante.
Vieste
Un’altra vera e propria meraviglia è Vieste, forse il volto più famoso del Gargano. Vanta un grazioso centro storico, arrampicato sulla roccia tra due baie, che è un labirinto di vicoli, archi, scalinate e balconi fioriti. È un luogo da vedere con calma, soprattutto al tramonto quando i turisti iniziano a rientrare in hotel e la luce diventa dorata.
La Cattedrale Romanica, il Castello Svevo e la Spiaggia del Pizzomunno sono tappe obbligate, ma vi consigliamo comunque di sedervi in un vicolo qualunque, con un cartoccio di pesce fritto e una Peroni gelata, e ascoltare le voci che rimbalzano tra i muri: è un’esperienza cha fa viaggiare indietro nel tempo.
Lago di Varano
Il più grande lago costiero d’Italia si trova proprio nel Gargano, e prende il nome di Varano. Ad essere del tutto onesti, più che un “semplice” lago è una laguna salmastra, separata dal mare da una sottile lingua di terra ricoperta di pineta e sabbia, stretta tra Cagnano Varano e Ischitella.
Qui la Puglia si fa silenziosa, lenta, quasi immobile. Ci si viene per pescare anguille e cefali all’alba, o a prendere fresco al tramonto quando la luce scivola sull’acqua piatta e non vola una mosca. C’è poco turismo di massa, pochi bar, poche “cose da fare”, ma se si ama la natura autentica, tra il birdwatching (aironi, falchi, cormorani) e i paesaggi che sembrano fermi da decenni, questo è il posto giusto. Da non perdere la piccola chiesa di San Nicola Imbuti e il canale che collega il lago al mare, punto strategico per i pescatori locali.
Foresta Umbra
Dal nome si potrebbe pensare che si trovi nel bel mezzo del centro Italia, e invece siamo in Puglia: la Foresta Umbra è il cuore verde del Gargano, dove a oltre 800 metri d’altitudine il paesaggio cambia completamente. Lasciandosi alla spalle il mare, il sole secco e le scogliere, ci si ritrova dentro un bosco fitto, umido e profondo, ma soprattutto ombroso, appunto, da qui il nome “umbra” che non c’entra con l’Umbria ma con l’ombra che avvolge tutto.
Ci sono sentieri per tutti, dal semplice giro attorno al Laghetto d’Umbra al trekking più serio verso il Coppa del Giglio o il punto panoramico di Sfilzi. Ci sono anche un piccolo museo naturalistico e un’area faunistica per i bambini.
Mattinata
Vale la pena fare un salto anche a Mattinata, località abbarbicata su un pendio tra uliveti secolari e falesie bianche. Terra di agricoltori, di olio buono, di orchidee selvatiche (che crescono perfino nei muretti a secco) e di tradizioni lente, mette a disposizione un centro con una piazza, qualche bar con sedie di plastica, e tanta autenticità.
Ma basta uscire di poco per trovarsi in un paesaggio mozzafiato, fatto di colline ondulate, tratturi di campagna, masserie isolate, e una luce che al tramonto si riflette sulle rocce in modo quasi teatrale. Non manca di certo il mare, che lambisce alcune delle spiagge più suggestive della regione.
Necropoli di Monte Saraceno
A poca distanza da Mattinata, la Necropoli di Monte Saraceno si raggiunge salendo su una strada panoramica che sembra sospesa tra cielo e mare. E, a un certo punto, su un altopiano brullo a picco sull’Adriatico, ci si ritrova in mezzo a centinaia di tombe scavate nella roccia, antiche, silenziose, abbandonate al vento da più di 2.500 anni.
È il più importante sito daunio della zona, ma non ci sono recinzioni, biglietti e nemmeno folle.
Abbazia di Santa Maria di Pulsano
Poi ancora l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, luogo che riesce a sorprendere per la sua solitudine e la forza del paesaggio che la circonda. Incastonata su uno sperone roccioso a strapiombo sulla valle sottostante, è una chiesa rupestre (spesso avvolta dalla nebbia mattutina) che sembra sospesa tra cielo e terra, lontano dal tempo e dal caos.
I pochi che la raggiungono (la strada non è comodissima e il sentiero si fa sentire) vengono ripagati da una quiete quasi irreale e da una vista che abbraccia tutta la Foresta Umbra e oltre. I monaci che ancora dimorano qui mantengono viva una tradizione millenaria di preghiera e ospitalità, mentre i locali la considerano un angolo sacro del Gargano, poco frequentato ma profondamente rispettato.
I Trabucchi del Gargano
Assolutamente imperdibili sono i Trabucchi del Gargano, antiche macchine da pesca in legno che sono pezzi di storia e cultura tangibili e che raccontano un modo di vivere in equilibrio tra uomo e mare. Sparsi lungo la costa rocciosa, questi giganti di legno, costruiti con travi e corde, sporgono come braccia sospese sull’acqua, testimoni silenziosi di un mestiere duro e paziente.
I locali li rispettano come simboli identitari, e molti di questi sono stati trasformati in ristoranti dove gustare il pescato del giorno, mentre il sole cala all’orizzonte.
Vico del Gargano
L’ultima cosa che vi consigliamo di vedere (ma ce ne sarebbero molte di più) nel Gargano è Vico del Gargano, un borgo incastrato tra colline ricoperte di ulivi e querce. Si presenta come un mosaico di case color ocra, vicoli stretti e piazzette nascoste, in cui il tempo sembra scorrere più lento.
Qui la tradizione è ancora viva, con feste patronali che durano giorni, antichi mestieri e una cucina fatta di sapori forti, dal tartufo nero alle paste fatte in casa. Vico è anche il “paese dell’amore”, con San Valentino come patrono, e non mancano angoli romantici per chi cerca un po’ di magia.
Le spiagge più belle del Gargano
In questa incantevole zona d’Italia il mare Adriatico si veste di mille volti, dalla sabbia dorata alle scogliere frastagliate, passando per insenature segrete dove l’acqua è così limpida da sembrare un sogno. Le spiagge più belle del Gargano non sono solo un invito al relax, ma un’esperienza di connessione con la natura è selvaggia e autentica.
Baia delle Zagare
La Baia delle Zagare è il gioiello del Gargano, quella meraviglia naturale che emoziona tantissimo appena la si vede. Possiede due faraglioni di calcare bianco che emergono dal mare turchese, incorniciati da una spiaggia di ciottoli bianchi e macchia mediterranea rigogliosa.
L’acqua, dal canto suo, ha una trasparenza che sembra irreale, perfetta per lo snorkeling. È però importante sapere che l’accesso non è facilissimo, in quanto la strada è stretta e il parcheggio limitato. In alta stagione, tra le altre cose, tende a riempirsi rapidamente (ma rimane sempre eccezionale).

Baia di Campi
C’è poi la Baia di Campi , a pochi chilometri da Peschici, che è quel pezzo di costa dove la natura si mostra senza filtri. Essa, infatti, è una spiaggia ampia e selvaggia, incorniciata da una folta pineta che profuma di resina e mare, con sabbia fine e un’acqua trasparente che invita a tuffi lunghi e rilassanti.
Baia di San Felice
La Baia di San Felice, a poca distanza da Vieste, è una spiaggia che, nonostante la sua popolarità, riesce a conservare un fascino semplice e genuino. Si presenta come una lunga distesa di sabbia dorata baciata da un mare limpido e trasparente, con fondali dolcemente digradanti perfetti per famiglie e nuotatori poco esperti.
Qui tra ombrelloni colorati e bambini che giocano si respira un’atmosfera di festa senza eccessi. Il vero gioiello della baia è però l’iconico Architiello di San Felice, un arco naturale di roccia calcarea che si staglia sul mare, uno dei simboli più fotografati del Gargano, raggiungibile soprattutto via mare o attraverso un sentiero panoramico non sempre semplice.
Spiaggia di Vignanotica
Poi ancora la Spiaggia di Vignanotica, nascosta lungo la costa vicino a Vico del Gargano, che è una perla selvaggia che racconta storie di mare e vento. Qui la sabbia lascia spazio a una distesa di ciottoli bianchi, incorniciati da alte scogliere calcaree e grotte nascoste, che conferiscono al luogo un’atmosfera quasi magica.
Per raggiungerla bisogna essere pronti a una breve ma ripida discesa, che scoraggia i più frettolosi, ma premia con un angolo di natura incontaminata dove l’acqua è limpida e il silenzio rotto solo dal rumore delle onde.
Spiaggia di Pizzomunno
Infine la celeberrima Spiaggia di Pizzomunno di Vieste, nota anche come Spiaggia del Castello o Scialara. È una delle più iconiche del Gargano anche perché è un lunga distesa di sabbia dorata (si estende per circa 4 chilometri) dominata da un imponente monolite di pietra calcarea alto circa 25 metri, noto come Pizzomunno, per l’appunto.
Qui aleggia anche una leggenda locale che racconta che Pizzomunno fosse un giovane pescatore innamorato di Cristalda. Le sirene, gelose del loro amore, rapirono Cristalda, e Pizzomunno, pietrificato dal dolore, si trasformò nel monolite che oggi è il simbolo della costa. La spiaggia è ben attrezzata con numerosi stabilimenti balneari, bar e ristoranti, offrendo anche accessi facilitati per persone con disabilità.