Esso a Vado, sciopero e corteo dei lavoratori fino in Comune: “Siamo disperati e sorpresi”

  • Postato il 3 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Esso Vado, sciopero e corteo fino in Comune

Vado Ligure. “Siamo disperati e sorpresi”. I lavoratori della Esso di Vado Ligure, davanti ai cancelli in attesa di partire in corteo, si definiscono così. L’umore è a terra dopo la decisione dell’azienda, alcuni giorni fa, di licenziare 30 persone (40 in totale contando anche i tagli previsti a Milano).

Trenta licenziamenti che, denuncia Emiliano Giuria (delegato Rsu Filctem Cgil), sono stati una vera doccia fredda: “Venivamo già da una riorganizzazione del 2020 che l’azienda ci aveva venduto come una manovra per dare solidità a chi restava, e invece ci troviamo con quasi metà dei colleghi licenziati”. In qualche caso, aggiunge, si tratta di intere famiglie: “Qua ci sono dei nuclei familiari che si sono formati, e ora finiranno senza un sostentamento”.

La protesta è partita dallo stabilimento, con un presidio alle 8.30, e si è poi spostata in corteo fino al palazzo comunale, dove i dipendenti hanno incontrato il sindaco Fabio Gilardi. Il primo cittadino, già ieri, aveva espresso solidarietà ai lavoratori e preoccupazione per le possibili ricadute occupazionali.

A rendere ancora più amara la situazione, spiegano, è la ragione dei licenziamenti: “Sostanzialmente hanno deciso di migrare il lavoro in ‘paradisi’ da un punto di vista economico e fiscale – denuncia Giuria – per cui attività di servizio verranno spostate a Praga, a Budapest, a Bangkok senza il minimo pensiero alle famiglie che restano senza lavoro”.

Inevitabile quindi la decisione di scioperare per testimoniare tutta la loro preoccupazione: “Cercheremo di rendere pubblica questa situazione, che è una situazione grave – annuncia Manuel Sapiente (delegato Rsu Femca Cisl) – Da anni questa società continua a fare cessioni di rami d’azienda, in Italia siamo rimasti in 89 qua dentro. Dopo anni di introiti miliardari e di business, non ci hanno messo un istante a formalizzare lettere di licenziamento”.

Trenta tagli che, accusa, “hanno un impatto sociale enorme, che coinvolge famiglie intere. Coinvolgono l’indotto e l’economia di un centro vadese che già ha patito per altre società qui intorno che hanno chiuso”.

Ma soprattutto, aggiunge, “lascia tanta amarezza, perché fra di noi ci sono lavoratori che sono qua dentro da più di 30/40 anni. E per anni sono stati quasi presi in giro da questa azienda, che fino all’ultimo ha cercato di tranquillizzarci parlando di investimenti, di un sito produttivo, che ci sarà un futuro. E adesso ci ritroviamo con 30 lettere di licenziamento, famiglie con figli che non avranno uno scivolo sociale, che non avranno la possibilità di transitare nel breve periodo ad una pensione, a qualcosa che permetta loro di andare avanti. La situazione è davvero molto, molto grave”.

Sono circa 40 i dipendenti coinvolti, di cui una trentina direttamente nello stabilimento vadese. L’impianto Esso è considerato strategico per il comparto portuale e industriale della zona, e per questo i sindacati hanno formalizzato la richiesta di un confronto immediato con l’azienda.

Il primo tavolo è già fissato: martedì prossimo, all’Unione Industriali di Savona, si terrà l’incontro tra azienda e parti sociali per discutere del futuro occupazionale.

Autore
Il Vostro Giornale

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