Erzelli, la collina dell’high tech genovese diventa pubblica: Amco diventa socio di maggioranza di Ght
- Postato il 10 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Dopo vent’anni dall’inizio della sua storia, il Parco Scientifico e Tecnologico di Erzelli a Genova passa in mano pubblica. E’ stata infatti definita l’acquisizione da parte di AMCO della quota di maggioranza di Genova High Tech (GHT), vale a dire l’azienda che ha promosso e sviluppato questo progetto dedicato allo sviluppo del futuro tecnologico di Genova.
Amco, acronimo di Asset Management Company, è una società a maggioranza del Ministero del Tesoro, che opera nel settore della gestione dei crediti deteriorati, con un ruolo sistemico nella gestione dei crediti in sofferenza nell’interesse pubblico. Con questa operazione, Amco ha ha acquisito il 71,14% del capitale sociale di GHT, portando la sua partecipazione complessiva a oltre il 75%, diventando di fatto il primo azionista.
L’operazione segna l’inizio di una nuova fase per lo sviluppo del Great Campus di Erzelli, che in questi decenni, Ght è stata fondata nel 2003 – ha visto alti e bassi, battute di arresto e accelerazioni. Solo lo scorso febbraio è partita la gara d’appalto per la costruzione del primo lotto per la costruzione della nuova scuola politecnica di Erzelli, che permetterà il trasferimento di aule e dipartimenti dell’ex facoltà di Ingegneria nel parco scientifico-tecnologico. Mentre ad agosto 2024 il Senato aveva dato il via libera definitivo al finanziamento di 70 milioni necessari per completare il trasferimento agli Erzelli della facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Genova, completando, finalmente, il grande progetto del polo tecnologico genovese.
Le reazioni
“Ho accolto con grande soddisfazione la decisione di Amco di acquisire da Leonardo Technology l’intera partecipazione pari al 71,14% del capitale sociale di Genova High Tech – commenta Carlo Castellano, fondatore di GHT, oggi presidente di Alpim, Associazione ligure per i minori, con la quale ha promosso la realizzazione del nuovo liceo tecnologico sperimentale in Val Polcevera – Si apre così una nuova fase per GHT, che segna la conclusione di un lungo percorso iniziato nel 2003: un cammino non privo di grandi ombre e difficoltà, ma anche caratterizzato da risultati significativi”.
Una soddisfazione che “abbraccia” tutta la storia di questo progetto: “Un tempo agli Erzelli erano accatastati 40 mila container vuoti. Oggi in questi spazi lavorano oltre 2 mila persone, tra tecnici, scienziati e professionisti, impegnati in imprese tecnologiche e nei laboratori di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia – sottolinea Castellano – E oggi sono in corso i lavori per la realizzazione dei laboratori di ingegneria, e a breve sarà aggiudicata la gara per completare interamente il Politecnico dell’Università di Genova”.
“Adesso inizia una nuova fase. Guardiamo con fiducia al ruolo che AMCO potrà – e vorrà – assumere nei prossimi anni – conclude Castellano – Gli Erzelli restano infatti una straordinaria opportunità: nell’area metropolitana di Genova rappresentano di fatto l’unica grande area attrezzata per accogliere lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali, laboratori di ricerca avanzata e un campus aperto, vivibile, pensato in particolare per i giovani e per gli studenti”.
Il commento di Marco Bucci sul futuro di Erzelli
“Passare in mano pubblica secondo me non è il significato dell’operazione, l’operazione è comprare debiti, anche debiti che non sono soldibili, questo è il discorso, non vedo nessuna variazione per quello che sarà il comportamento dell’azienda – commenta il presidente di Regione Liguria Marco Bucci – sarà forse più facile per noi arrivare agli obiettivi finali. Qua faremo un nuovo ospedale, ma faremo anche tante altre cose per quello che riguarda altre aziende che si ricollocheranno in quel posto”
“Erzelli e il suo campus sono uno dei candidati per la Gigafactory dell’Agenza Artificiale, quindi come vedete è un posto importante su cui noi continueremo a investire e vogliamo che si vada avanti – conclude – Amco è un’azienda che serve a ristabilire il bilancio dove ci sono crediti non risolvibili, di per sé non è un’azienda che fa investimenti per il futuro, noi parleremo con loro per proiettarci gli investimenti per il futuro”.