Errori arbitrali, insulti e gol: cosa ha detto la sfida da Napoli e Inter
- Postato il 25 ottobre 2025
- Di Panorama
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Il Napoli esce dalla crisi quando rischiava di avvitarsi nelle sue difficoltà, l’Inter torna a casa senza aver capito bene come sia stato possibile perdere una partita a lungo parsa addomesticabile. Nessun effetto definitivo sulla classifica, ma la mattanza del Maradona ha prodotto l’esito meno prevedibile considerato come Conte e Chivu si sono avvicinati alla rivincita scudetto della scorsa stagione. Ha vinto il Napoli e ha perso l’Inter, alla terza sconfitta del campionato anche se questa è molto diversa dalle precedenti con Udinese e Juventus.
Quanto contasse il match, però, lo racconta la tensione che ha accompagnato i protagonisti in campo in una serata in cui a dare un indirizzo condizionante netto è la scelta di Mariani e dei suoi collaboratori (più loro che lui), vidimata dal Var, di spezzare l’equilibrio concedendo ai padroni di casa un rigore vecchia maniera; di quelli che da anni il designatore Rocchi garantisce di non voler più vedere e che nessuno, tra Maradona e Lissone, è riuscito a togliere una volta commesso il pasticcio in campo.
E’ una premessa necessaria per arrivare allo svolgimento di una partita in cui i nervi hanno avuto spesso la meglio sulla testa dei protagonisti. C’è stato dentro di tutto, compreso un duello rusticano a distanza tra Conte e Lautaro Martinez che evidentemente avevano conti da regolare e che non si sono tirati indietro in un crescendo di volgarità assortite. Male entrambi, male chi ha incattivito il clima generale del confronto.
Perché il Napoli ha vinto la sfida del Maradona
Il Napoli ha vinto giocando sulle sue difficoltà ed è un grande merito perché non era scontato a pochi giorni dall’umiliante esperienza di Eindhoven. Le firme sono quelle di McTominay, l’unico davvero imprescindibile nello schieramento contiano, e Anguissa: tutti gli altri sono stati utili nell’assecondare il piano gara del tecnico che ha panchinato tutto il mercato (De Bruyne e Milinkovic Savic esclusi) inventandosi Neres “falso nueve”.
Una scelta rischiosa che ha pagato il massimo dei dividendi. Il prossimo rientro di Hojlund farà passare Conte oltre, ma preferendo un adattato totale a Lucca, pagato 35 milioni di euro, il tecnico ha lanciato un messaggio fortissimo e che in caso di sconfitta non sarebbe stato senza conseguenze. In ogni caso la slavina è stata arrestata e su questo successo il Napoli può costruire la ripartenza. Non è solo un dato statistico: l’ultima mezz’ora ha visto i partenopei esprimersi finalmente su livelli adeguati al valore del gruppo.
Perché l’Inter ha perso la sfida del Maradona
L’Inter ha perso perché non è riuscita a dare un senso alla superiorità sparsa a piene mani nella prima ora di gioco. Il rigore subito ingiustamente non può coprire una prestazione che è stata qualitativamente apprezzabile ma che si è persa nei dettagli: la mancata copertura su McTominay, ad esempio, oppure aver lasciato Anguissa correre libero fino alla conclusione come già successo contro l’Udinese a inizio stagione. E poi qualche imprecisione di troppo sotto porta.
La morale è che il Napoli è ancora in piedi e l’Inter ha da riflettere su errori ed omissioni. Si parlerà molto e giustamente della questione arbitrale: siamo solo a ottobre ma l’augurio per Mariani e compagni è che il fischio improvvido del Maradona non pesi davvero sulla corsa scudetto.