Erik “il Gorilla” Kurilla, chi è il generale Usa che spinge per attaccare l’Iran
- Postato il 18 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Al Pentagono è soprannominato “il Gorilla” forse per l’assonanza con il suo cognome: all’anagrafe, il falco che sta spingendo per una forte azione militare Usa contro l’Iran si chiama Michael Erik Kurilla. È il generale a capo del Centcom, responsabile per le truppe in Medio Oriente, e negli ultimi giorni il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, gli ha dato un “insolito livello di autorità”, anche a scapito di altri alti ufficiali del Pentagono, scrive Politico citando fonti informate che spiegano come il generale “stia giocando un ruolo riservato, ma decisivo per i prossimi passi”.
Tutte le richieste avanzate da Kurilla, da quando Israele ha lanciato alla fine della scorsa settimana il suo attacco contro Teheran, sono state approvate. A iniziare dallo spostamento di portaerei e caccia nella regione, in un risiko propedeutico a un’eventuale azione diretta. Del resto il capo del Centcom ha avuto molto più accesso a Trump di altri generali, perorando la necessità di muovere maggiori asset militari nella regione. Anche contro il parere dello stesso capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale Dan Caine, il quale, rivelano ancora le fonti, invitava alla cautela di fronte ad un eccessivo coinvolgimento in Medio Oriente.
Kurilla, un passato in Iraq, dove venne anche ferito in battaglia, sembra essersi imposto anche sull’ascoltato Elbridge Colby, il sottosegretario per la strategia, uno dei funzionari civili, allineati ideologicamente all’America First e il Maga, che Hegseth ha portato al Pentagono anche con l’obiettivo di ridurre l’influenza dei generali a quattro stelle. Il fatto è, spiegano le fonti di Politico, che l’ex presentatore della Fox News, che ha promesso di ricostruire un “esercito di guerrieri” travolgendo tutto l’apparato woke, “si fa facilmente persuadere se qualche alto militare si presenta come un duro combattente, e Kurilla è stato molto bravo ad ottenere quello che voleva”.
Il Centcom “sta cercando di prendersi tutti gli asset che può dagli altri teatri, è quello che fa sempre”, aggiunge la fonte, con altri che sottolineano di non aver mai visto Hegseth rifiutare una richiesta di Kurilla. Questa settimana il Pentagono ha annunciato l’invio in Medio Oriente di una seconda portaerei, la Uss Nimitz, spostandola, con il suo gruppo di attacco, dal Mar cinese meridionale, per andare ad aggiungersi alla Uss Carl Vinson. Sono stati anche inviati altri F22, F35 e F16. E, secondo la Cnn, verrà dislocata in zona anche la Gerald F. Ford.
Esperto di guerra e avverso ai media, Kurilla è noto per avere un carattere in molte occasioni irritante. Il suo coraggio però non è messo in dubbio neanche dai critici: nel 2005 ha guidato le truppe americane durante uno scontro al fuoco a Mosul, al culmine della guerra in Iraq, nonostante fosse stato colpito tre volte. Un gesto eroico che gli fece conquistare la stella di bronzo. Kurilla è alla guida del US Central Command dal 2022 e a breve andrà in pensione.
Sotto la sua guida gli Stati Uniti hanno sostenuto Israele nella sua risposta all’attacco del 7 ottobre per mano di Hamas. Da allora ha visitato ripetutamente Israele per coordinare gli aiuti americani alle operazioni a Gaza e in Libano e per rafforzare le difese del paese di fronte agli attacchi ritorsivi dell’Iran dello scorso anno. Con l’avvicinarsi della pensione di Kurilla, i funzionari americani e israeliani favorevoli a una discesa in campo degli Stati Uniti vedono restringersi la finestra per un attacco all’Iran e vedono il possibile via libera di Trump all’operazione come la migliore e forse ultima chance per agire.
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