Era proprio necessario punire col carcere i lavoratori e i giovani che protestano col blocco stradale?

  • Postato il 5 giugno 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Con il decreto Sicurezza, il Governo Meloni ha inserito nel codice 14 nuovi reati e nove aggravanti di pena. Tra le varie norme ce n’è una particolarmente dura che ha portato gli esponenti dell’opposizione a sedersi a terra, per protesta, davanti al Governo durante la discussione per l’approvazione della legge al Senato. I senatori dell’opposizione hanno messo in scena una sorta di blocco stradale che ora da sanzione amministrativa è diventato un illecito penale a sé, punito con un mese di carcere e una multa fino a 300 euro. E se il blocco “è commesso da più persone riunite”, la pena può salire “da sei mesi e due anni”.

Per molti la nuova misura è stata pensata per le manifestazioni degli ecoattivisti di Extinction Rebellion o di Ultima generazione. Tra le conseguenze avrà però anche quella di colpire i picchetti dei lavoratori davanti alle fabbriche. Viene quindi da chiedersi se davvero ce n’era bisogno di fare una norma così specifica che andrà a colpire prevalentemente due categorie: i giovani e i lavoratori in sciopero.

Al di là dell’analisi delle altre norme in cui si trovano altre scelte decisamente securitarie, e al di là anche dell’applicabilità o meno, viene da chiedersi perché tanto accanimento. Non era magari meglio concentrarsi sul dare più risorse alle forze dell’ordine?

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Autore
Blitz

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