Era fuggito negli Usa dopo una condanna per abusi su una bambina di 6 anni: trovato grazie a WhatsApp e arrestato
- Postato il 13 novembre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
Ci è voluta anche l’FBI per catturare Alberto Palla. È finita così la fuga del 63enne romano, condannato per gli abusi sessuali commessi nel 2008 su una bambina di 6 anni, la figlia della sua ex convivente. Era andato fino in Alabama per sfuggire alla condanna per violenza sessuale che la Corte di Appello di Firenze gli aveva inflitto nel 2020. Dovrà scontare una pena complessiva di 10 anni e 5 mesi di carcere anche per altri reati da lui commessi tra Prato e Roma – tra il 2002 e il 2008 – come appropriazione indebita, sostituzione di persona, furto e truffa.
La lunga vicenda era iniziata nel 2008 quando il padre della bambina aveva denunciato l’uomo dopo aver ascoltato alcune frasi della figlia. Alla lettura della sentenza, nel 2020, gli agenti andarono a notificargli l’ordine di carcerazione nella sua abitazione, dove si trovava agli arresti domiciliari. Ma di lui si erano perse le tracce, era scappato. Inizia così una lunga attività investigativa, condotta in particolare tra Cerveteri e Civitavecchia, luoghi da lui abitualmente frequentati.
La svolta arriva grazie a WhatsApp. I carabinieri, infatti, hanno tracciato l’utenza di una donna che aveva avuto una relazione con il 63enne. Grazie a questo sono risaliti alla cittadina di Huntsville, in Alabama. L’uomo qui si era rifatto una vita, aveva un nuovo nome e fingeva di essere un imprenditore in pensione. La donna era ignara della sua vera identità e su WhatsApp aveva una foto con il ricercato. Proprio la foto ha fatto scattare l’allarme degli inquirenti.
Le informazioni sono state poi condivise con la Direzione centrale della polizia criminale – Servizio di cooperazione internazionale di polizia e con l’Ufficiale di collegamento dell’FBI e così l’uomo è stato assicurato alla giustizia. Il 24 luglio è stato localizzato e arrestato a Huntsville per immigrazione irregolare e trattenuto in un centro di detenzione in attesa del rimpatrio. Concluso l’iter dell’estradizione la Polaria e i carabinieri hanno così accolto Palla all’aeroporto di Fiumicino dove è stato scortato dal personale dell’U.S. Immigration and Custom. Ora si trova rinchiuso nel carcere di Civitavecchia.
L'articolo Era fuggito negli Usa dopo una condanna per abusi su una bambina di 6 anni: trovato grazie a WhatsApp e arrestato proviene da Il Fatto Quotidiano.