Epidemia silenziosa, fegato sotto attacco: ecco cosa sta succedendo davvero in tutta Italia
- Postato il 9 novembre 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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La diffusione crescente della MASLD rappresenta una nuova emergenza sanitaria globale, silenziosa ma dalle conseguenze potenzialmente gravi.
La MASLD, comunemente nota come “fegato grasso”, è una condizione caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato in assenza di abuso alcolico significativo. La sua natura silenziosa è insidiosa: per anni il paziente può non manifestare sintomi evidenti, se non lievi segnali come stanchezza, senso di pesantezza o dolore addominale nella parte superiore destra. La diagnosi viene effettuata attraverso un’attenta valutazione dei fattori di rischio metabolici come obesità, ipertensione, diabete e dislipidemia, supportata da esami di imaging quali l’ecografia epatica.
Nonostante la progressione verso condizioni più gravi come cirrosi o carcinoma epatocellulare sia relativamente rara, la MASLD è un indicatore chiave di un rischio aumentato per eventi cardiovascolari quali infarto e scompenso cardiaco, oltre che per insufficienza renale cronica e diversi tumori extraepatici, tra cui quelli al colon e alla mammella. La sua natura multisistemica impone un’attenzione medica che va oltre la semplice patologia epatica.
Nuove frontiere terapeutiche e approccio personalizzato
La gestione della MASLD si fonda innanzitutto su modifiche dello stile di vita: controllo del peso, attività fisica regolare e dieta equilibrata rappresentano le prime linee guida. Tuttavia, negli ultimi anni sono emerse nuove possibilità farmacologiche che promettono di rivoluzionare il trattamento.
Tra le terapie più innovative, Resmetirom e Semaglutide, molecole recentemente approvate negli Stati Uniti e in Europa, hanno dimostrato efficacia nel ridurre il contenuto di grasso epatico e migliorare i parametri metabolici nei pazienti con steatoepatite, la forma infiammatoria della malattia. Questi farmaci agiscono su bersagli metabolici specifici, aprendo la strada a un trattamento combinato e personalizzato, calibrato sulle caratteristiche genetiche e metaboliche del singolo paziente.
Luca Valenti sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare e di precisione: “La MASLD è una malattia multisistemica che richiede la collaborazione di epatologi, diabetologi, cardiologi e specialisti della nutrizione per una gestione efficace. La ricerca in corso ci offre strumenti sempre più sofisticati per intervenire precocemente e con terapie mirate”.

Parallelamente alla MASLD, un’altra patologia epatica di rilievo mondiale è rappresentata dall’epatite C (HCV), una malattia virale che può evolvere in insufficienza epatica, cirrosi e carcinoma epatico. Negli Stati Uniti, circa 3,2 milioni di persone convivono con infezione cronica da HCV, ma il 75% di loro non è consapevole della propria condizione. Anche in Italia la situazione richiede attenzione, con programmi di screening più ampi e mirati.
L’infezione da HCV è definita “epidemia silenziosa” perché spesso asintomatica nelle fasi iniziali, con danni epatici che si manifestano solo dopo anni o decenni. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto diretto sangue-sangue, con frequenza associata a trasfusioni di sangue effettuate prima del 1992, uso condiviso di aghi, tatuaggi e piercing non sterili, e rapporti sessuali non protetti.
I progressi terapeutici degli ultimi anni sono però notevoli: i nuovi farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) consentono la guarigione definitiva in oltre il 90% dei casi, riducendo drasticamente il rischio di complicanze epatiche. Per questo motivo, il test per l’epatite C è raccomandato a tutti gli adulti almeno una volta nella vita e regolarmente nelle persone con fattori di rischio. Il Policlinico di Milano è all’avanguardia anche in questo campo, offrendo percorsi di diagnosi e cura integrati.
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