Epeo tra storia e leggenda: Costruttore del cavallo di Troia

  • Postato il 25 agosto 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 3 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Epeo tra storia e leggenda: Costruttore del cavallo di Troia

Share

Epeo tra storia e leggenda: costruttore del cavallo di Troia, fondò Lagaria. A Francavilla Marittima sorge il Parco archeologico.


L’eroe che non ti aspetti. Non tutti i protagonisti della mitologia greca vengono ricordati per la forza da semidei e lo sconfinato coraggio. È senz’altro il caso di Epeo, costruttore del leggendario cavallo di Troia. Figlio di Panopeo della Focide, eccellente nell’arte del pugilato e nelle tecniche artigianali, ma scarsamente apprezzato come guerriero durante l’assedio di Troia. Secondo alcune fonti si dimostrò tutt’altro che un cuore impavido in battaglia. Epeo non reggeva il confronto con Achille, Agamennone, Menelao, gli Aiaci, Ulisse e gli altri eroi achei. Ciò nonostante, nella tradizione mitologica, gli dei ebbero in serbo per lui grandi onori. In primis la realizzazione materiale dello stratagemma per antonomasia, ovvero il celebre cavallo di Troia, realizzato grazie alle sue doti di valente scultore e all’ispirazione di Atena.

Ma Epeo viene ricordato anche per essere il fondatore della città di Lagaria nell’attuale provincia di Cosenza. Sulla base delle parole di Licofrone, Lagaria sarebbe da collocare tra i fiumi Ciris (acque in cui Ercole aveva ucciso l’omonimo drago) e Cilistarno (Alessandra vv. 930 ss.). Lo Pseudo Aristotele ricorda di come Epeo offrì gli utensili usati per la costruzione del cavallo alla dea Atena Heilenia di Lagaria. Per Strabone (Geografia VI, I,14) Lagaria è posizionata subito dopo Thurii e prima di Metaponto. In base ad alcune considerazioni, alcuni studiosi indicano il sito del Timpone della Motta di Francavilla Marittima come possibile luogo in cui riconoscere l’antica Lagaria. Importante risulta essere l’attestazione del culto dedicato alla dea Atena, alla quale, secondo la tradizione letteraria, Epeo dedicò, come detto, gli attrezzi utilizzati per la costruzione del cavallo.

TRA STORIA E MITO: LE VESTIGIA IN CALABRIA

Una testimonianza vivida delle vestigia del passato che ondeggia tra storia e mito è fornita dal parco archeologico del Timpone della Motta e di Macchiabate di Francavilla Marittima che si trova sui primi rilievi collinari che coronano la piana di Sibari, ai piedi dell’imponente sistema montuoso denominato Massiccio del Dolcedorme, appartenente alla catena del Pollino. Le aree archeologiche principali sono due: il Timpone della Motta, posto a 280 metri sul livello del mare e l’area di Macchiabate lungo il torrente Raganello. Se sul Timpone erano ubicati una serie di edifici a carattere sacro, la parte bassa, a Macchiabate, era occupata da una necropoli. Nel mezzo, su una serie di pianori livellati artificialmente, è stato identificato un abitato dell’età del Ferro costituito da capanne alcune delle quali scavate e indagate nel corso degli ultimi anni.

LE TRACCE DI EPEO NELLA LETTERATURA ANTICA

È nei versi dell’Iliade di Omero che compare, per la prima volta, il nome di Epeo, costruttore del cavallo di Troia, le cui vicende superano la tradizione omerica e si innestano nel ciclo dei nostoi, relativi al tormentato ritorno dei greci in patria dopo la distruzione della città del re Priamo. Nell’Odissea Epeo è ricordato in ben due occasioni come costruttore del cavallo ligneo: nel primo passo è menzionato da Odisseo, che avanza a Demodoco la richiesta di cantare del famoso cavallo che Epeo costruì grazie all’aiuto della dea Atena (Omero, Odissea, VIII, 492-495); nel secondo è nuovamente Odisseo, disceso nell’Ade, a narrare ad Achille di come suo figlio Neottolemo abbia preso posto all’interno del cavallo fabbricato dalla progenie di Panopeo (Omero, Odissea, XI, 523). Epeo viene citato da diversi autori greci e latini in varie opere letterarie.

La sua figura, nel corso del tempo, continuò a mutare fino a caratterizzarsi come fondatore di città. La principale testimonianza, che ritrae Epeo quale fondatore di Lagaria, è Strabone (Geografia, VI, 1, 14) che, come Elio Erodiano e Stefano di Bisanzio, assegna a questo centro il ruolo di phrourion (avamposto militare). Distruttore e fondatore di città, il mito conferisce a Epeo una duplice veste e lega il suo nome indissolubilmente alla Calabria.

Share

Il Quotidiano del Sud.
Epeo tra storia e leggenda: Costruttore del cavallo di Troia

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti