Empoli, Popov che favola: scappa dalla guerra in Ucraina e al debutto in B è già un idolo a 18 anni

  • Postato il 24 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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E’ il 28′ di Empoli-Padova quando si infortuna Stiven Shpendi (che aveva segnato il gol del vantaggio toscano poi pareggiato da Bortolussi) ed è costretto a uscire, al suo posto entra Bogdan Popov, classe 2007. Poco più di 10′ e il baby bomber ucraino va a segno con una bordata in area piccola su schema dalla bandierina partito da Ignacchiti, segnando la rete del 2-1. Al 66′ arriva la doppietta col gol del definitivo 3-1: cross dalla destra di Elia dalla destra e tuffo di testa vincente per il diciottenne attaccante. Ma chi è Bogdan Popov?

La favola di Popov

Popov era solo una promessa delle giovanili del Gornik Zabre, in Polonia, quando il 24 febbraio del 2022 scoppiò la guerra nel suo paese, l’Ucraina. Con la madre impossibilitata a lasciare la nazione, il giovane Popov, per scappare dagli orrori del conflitto, venne in Italia dove trovò accoglienza in una casa-famiglia della provincia di Massa Carrara. La passione per il calcio è immutata, tanto che un procuratore lo nota e lo propone all’Empoli.

Qui il sogno diventa realtà. Il presidente Corsi lo “adotta” e lo tessera, Popov lo ripaga segnando a raffica in Primavera. Grazie all’aiuto della società riesce a riabbracciare la mamma e i suoi fratelli. Nonostante la retrocessione ai playout Popov brilla nella Primavera empolese (10 gol e 2 assist) e si guadagna la conferma con la prima squadra.

L’esordio in coppa Italia

Pagliuca, il neo tecnico azzurro, ha deciso di tenerlo con lui, se l’è portato in ritiro con i grandi e l’ha lanciato dal 1’ in Coppa Italia. Ieri il folgorante debutto in serie B che completa la favola.

La profezia di Corsi

A rileggerle oggi sembrano profetiche le parole del patron Corsi di due anni fa: “Al netto delle peripezie che Bogdan ha, purtroppo, già dovuto affrontare, si tratta di un talento vero. L’altezza certamente lo aiuta, ma ha anche un’ottima tecnica e soprattutto è molto ben coordinato nei movimenti. Ha tutto per arrivare e, potenzialmente, anche molto in alto. Naturalmente deve crescere e noi dovremo essere bravi a farglielo fare nei tempi e nei modi giusti. Sono contento che abbia potuto “assaggiare” la prima squadra, ma al momento per lui stiamo valutando una stagione tra Primavera e Under 18.

Anche a livello fisico dovrà lavorare molto e bene. Ha bisogno di mettere chili e muscoli, ma ovviamente senza snaturarsi o perdere le doti che ha già dimostrato di avere. Detto questo, de dovesse bruciare la tappe non avremmo nessuna paura, come è capitato spesso in passato con altri giovani, a gettarlo subito nella mischia. Però succederà solo se giudicheremo che sarà la cosa giusta sia per lui che per noi”.

Del resto a Empoli sono passati fior di bomber, da Montella a Di Natale. La tradizione deve continuare.

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Virgilio.it

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