Emergenza caldo in Liguria, i sindacati: “Bene l’ordinanza di Regione ma servono certezze sulle risorse per la cassa integrazione”

  • Postato il 27 giugno 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “La Regione ha emanato una ordinanza sull’emergenza caldo. La notizia arriva a mezzo stampa senza che le organizzazioni sindacali, nuovamente, siano state sentite”. Così, in una nota, Cgil Liguria.

Secondo i delegati della Camera del Lavoro si tratta di “un fatto grave nel metodo e nel merito. Nel metodo perché i lavoratori in Liguria hanno una loro rappresentanza e nel merito perché l’ordinanza rischia di essere inutile in quanto ricalca le linee guida nazionali in materia in quanto invita i datori di lavoro ad adottare misure idonee, ma senza porsi il problema delle risorse necessarie per la copertura dell’assenza dal lavoro attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori”.

“Nel frattempo la Cgil si è attivata con le prefetture liguri per il rinnovo dei protocolli sull’emergenza caldo attraverso i quali i lavoratori hanno diritto, nei casi stabiliti, alla copertura delle giornate di lavoro perse attraverso la cassa integrazione ordinaria. Inoltre, la Cgil ricorda che il colpo di calore è una condizione potenzialmente molto pericolosa causata dall’esposizione prolungata a temperature elevate e può colpire sia chi lavora al chiuso, ma anche chi lavora in ambienti poco ventilati e caldi e viene riconosciuto come infortunio sul lavoro”.

La Cgil invita le lavoratrici e lavoratori a segnalare ai propri delegati (o a rivolgersi alle sedi sindacali) per ogni eventuale problematica legata alle condizioni di lavoro determinate dall’emergenza caldo.

Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Andrea Tafaria, segretario generale Filca Liguria, la federazione degli edili della Cisl, aggiungono: “E’ positiva la firma dell’ ordinanza da parte della Regione per finalizzare i provvedimenti che sono necessari, come le pause durante il lavoro, che possono aiutare le persone dei settori più a rischio a causa delle alte temperature climatiche di questi giorni in Liguria. Sono molte le categorie coinvolte, prima tra tutte l’edilizia con oltre 25mila lavoratori interessati, oltre ad altri comparti”.

“Ricordiamo che nel caso in cui si arrivasse a 35 gradi serve lo stop immediato dei lavori, con la possibilità da parte delle imprese di poter richiedere la cassa integrazione consentendo così ai lavoratori di sospendere l’attività per garantire la propria sicurezza . E su questo aspetto, però sono necessarie garanzie dal Ministero del lavoro: ad oggi non ci sono ancora certezze sulla disponibilità delle risorse necessarie e chiediamo a tutte le autorità competenti di attivarsi in tal senso”.

“Chiediamo inoltre la vigilanza rispetto all’ ordinanza della Regione che prevede, tra l’altro, la rimodulazione degli gli orari di lavoro nei momenti più caldi della giornata sospendendo i cantieri nel pomeriggio dalle 12.30 alle 16”.

Autore
Il Vostro Giornale

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