Elon Musk e il post in risposta a Trump con 14 bandiere: mistero sul significato. La pista dei suprematisti bianchi

  • Postato il 20 febbraio 2025
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Un post con 14 bandiere americane in risposta a un tweet del presidente Donald Trump riecheggiante Napoleone che recitava: “Chi salva il suo Paese non viola alcuna Legge“, in occasione del Presidents’ Day. A pubblicarlo è stato Elon Musk, che ha così scatenato una nuova polemica. Il miliardario sudafricano non ha spiegato il motivo del suo post, ma diversi utenti hanno osservato che è stato pubblicato esattamente alle 14.14 di domenica scorsa. In molti si sono chiesti se Musk stesse cercando di inviare un messaggio ed alcuni si spinti ad insinuare persino un possibile riferimento ai suprematisti bianchi.

“Qualcuno ha sottolineato che ci sono 14 bandiere qui e sì, devi assolutamente scegliere di farlo”, ha osservato un utente su X. “Pubblicare 14 bandiere alle 14.14 è davvero fantastico per uno che recentemente è stato accusato di essere un nazista. Ehi Google, c’è qualche correlazione?” ha chiesto un altro. “Faremo finta che non abbia pubblicato 14 bandiere esattamente alle 14.14 e non considereremo che siano 14 parole che non vuole dire ad alta voce?”, ha twittato un terzo utente.

In certi ambienti estremisti, in particolare tra i suprematisti bianchi, il numero 14 è significativo perché è legato allo slogan “14 parole”, reso popolare da David Lane, un membro del gruppo suprematista bianco The Order. Lo slogan è “Dobbiamo garantire l’esistenza del nostro popolo e un futuro per i bambini bianchi”. Musk in precedenza aveva attirato altre polemiche facendo un gesto con il braccio nel giorno dell’insediamento di Trump che era sembrato un saluto romano.

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Il Fatto Quotidiano

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