Elio: «La musica di oggi non esiste».Ha ragione o esagera?

  • Postato il 6 marzo 2025
  • Di Panorama
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Elio: «La musica di oggi non esiste».Ha ragione o esagera?



Non c'è sito o quotidiano cartaceo nelle ultime ore non abbia riportato le dichiarazioni di Elio rilasciate al Giorno. Parole chiare, inequivocabili.

Iniziamo dal rap: «Non per fare ancora il nonno, ma quella non è musica. Piuttosto un assemblaggio, nel 90% dei casi, di roba preesistente fatta da gente che non sa suonare. Di recente un produttore molto affermato alla domanda “cosa suoni” mi ha risposto: “Mi vergogno un po’ ad ammetterlo, ma non suono niente”. Questo è lo stato dell’arte», sostiene Elio.

«La mia umiliazione massima è stata ascoltare la canzone vincitrice di Sanremo cantata con l’autotune. Ma di cosa stiamo parlando? Mi sento un signore della terza età ma con la forza di spaccare. Vorrei vedere dei ventenni spaccare invece di andare in giro a cantare con l’autotune. Sia chiaro che non è tutto così, visto che sul palco con me ci sono dei ventenni che suonano come dei draghi».

E infine: «La musica di oggi non è peggiore di quella di prima, la musica di oggi non esiste».

Su una cosa è difficile non essere d'accordo con Elio: il suono mainsteeam di questo tempo è insopportabile, becero nella forma e nel contenuto, poco o per nulla suonato da veri musicisti e intriso di autotune fino al punto di rendere tutte le voci praticamente uguali.

Un appiattimento nella scrittura e nell'interpretazione che non si era mai visto prima. L'ultimo Festival di Sanremo ne è stato la prova evidente con l'aggravante di molti brani scritti dagli stessi autori.

Come giustamente sottolinea Elio, la speranza sarebbe quella di vedere dei ventenni che vogliono spaccare il mondo, invece che adagiarsi mollemente su canzoncine stereotipate quante inutili. Non è da anziani dire che per fare musica bella ci vuole qualche abilità, nel cantare, nel suonare, nel comporre. Non ci si improvvisa cantanti e nemmeno hitmaker. Figuriamoci musicisti.

Ci vuole intensità, molta personalità e coraggio. Il fatto che la musica mainstream sia in gran parte appannaggio di artisti o presunti tali che non sanno cantare senza aiutini, che spesso non sanno suonare e di produttori e autori che confezionano brani in stile catena di montaggio ha creato una colonna sonora mondiale fatta di ritmi alienanti e simili tra loro e di melodie deboli che accarezzano l'orecchio per una decina di ascolti prima di scomparire nel dimenticatoio. Una noia micidiale.

Il punto centrale è però tristemente un altro: la musica non è più la ragione per cui si va su un palco e si tiene in mano un microfono. Nella maggior parte dei casi si vuole solo essere famosi, brillare per qualche secondo su Tik Tok o Instagram.

«Il desiderio di essere famosi ha sostituito la grandezza dell'arte». Lo ha detto Jimmy Iovine, un genio della musica, che a poco più di vent'anni era il tecnico del suono di Bruce Springsteen e John Lennon.

P:S: Anche nel desolante panorama musicale contemporaneo ci sono per fortuna giovani artisti di tutti i generi che sono musicisti nel verso senso del termine e che incisono dischi e canzoni di grande qualità. Purtroppo la loro arte è soffocata dal frastuono delle canzoncine denenziali a uso social che spopolano nelle piattaforme streaming. Di questi ragazzi e ragazze che sanno fare musica parleremo, molto volentieri, in un prossimo articolo...





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Panorama

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