Elezioni presidenziali in Polonia: sfida a tre per il voto

  • Postato il 16 maggio 2025
  • Di Agi.it
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Elezioni presidenziali in Polonia: sfida a tre per il voto

AGI - Domenica 18 maggio in Polonia si terrà il primo turno delle elezioni presidenziali. Gli elettori dovranno scegliere il successore di Andrzej Duda, presidente del Paese dal 2015 che, giunto al termine del secondo mandato, non potrà per legge correre per il terzo.

I principali candidati in corsa

I candidati alla presidenza sono ben 11, ma solo tre di loro si contenderanno realmente il posto al Palazzo Presidenziale di Varsavia: Rafal Trzaskowski, Karol Nawrocki e Slawomir Mentzen.

I sondaggi danno favorito il sindaco della capitale filo-europeo Rafal Trzaskowski (32%) seguito dal conservatore Karol Nawrocki (23%) e dal candidato di estrema destra (14%).

Rafal Trzaskowski: il candidato filo-europeo

Trzaskowski è un eurofilo dichiarato che si impegna ad allentare le leggi sull'aborto e a proteggere i diritti LGBTQ. Già ministro della Tecnologia ed ex vice ministro degli Esteri, il 53enne è figlio di un pioniere del jazz e pronipote dell'uomo che ha creato le prime scuole secondarie femminili in Polonia. Eletto sindaco di Varsavia nel 2018 e rieletto nel 2024, alle presidenziali del 2020 è stato sconfitto di misura da Duda. Sostenuto dal partito di governo Coalizione Civica del primo ministro Donald Tusk, è probabile che affronti il candidato nazionalista di Diritto e Giustizia, Karol Nawrocki, in un ballottaggio il primo giugno.

Karol Nawrocki: continuità conservatrice

Nawrocki è in corsa per la presidenza della Polonia con il sostegno del principale partito conservatore di opposizione, il partito di destra Diritto e Giustizia (PiS), al potere dal 2015 al 2023, di cui è esponente il presidente uscente Andrzej Duda.

Mentre Nawrocki si è impegnato a continuare il sostegno della Polonia alla vicina Ucraina contro l'invasione della Russia, ha denunciato i benefici accordati ai rifugiati. Il suo slogan elettorale “Prima la Polonia, prima i polacchi” riflette le sue opinioni sul quasi un milione di rifugiati ucraini che vivono all'interno del Paese.

Nawrocki è un grande ammiratore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha incontrato due settimane fa alla Casa Bianca ricevendo gli auguri per il voto di domenica.

Slawomir Mentzen: l'outsider di estrema destra

Ma a giocarsi il ballottaggio potrebbe essere anche il candidato presidenziale polacco di estrema destra Slawomir Mentzen. Il 38enne imprenditore multimilionario, molto popolare sui social, è un libertario euroscettico fermamente contrario all'aborto e ai migranti, che vuole porre fine a decenni di dominio politico dei due principali partiti polacchi, i centristi al governo e i conservatori.

Ha promesso agli elettori “una Polonia forte e ricca” con tasse basse, un'economia forte e “confini a tenuta stagna”. I suoi slogan elettorali includono anche l'impegno a “fermare l'ideologia di sinistra” e “liberare le criptovalute”. Se le possibilità di Mentzen di arrivare al ballottaggio sono abbastanza remote, il suo ruolo potrebbe fare la differenza in vista del primo giugno. Liberale in economia e ultra conservatore sulle questioni sociali.

Nel 2019, ha detto: “non vogliamo gli ebrei, gli omosessuali, l'aborto, le tasse e l'Unione Europea”, oggi non menziona più gli ebrei e i gay. Ma parla ancora di riforma dell'UE, e il suo programma include anche l'opposizione ai migranti, agli ucraini e all'aborto.

Quando gli è stato chiesto se avrebbe accettato l'aborto in caso di stupro, ha detto: “È sbagliato uccidere bambini innocenti, anche se il bambino è associato a qualcosa di spiacevole”. La dichiarazione ha suscitato critiche e un leggero calo del sostegno nei sondaggi d'opinione, soprattutto dopo che sono state riprese sue vecchie dichiarazioni in cui chiedeva pene detentive per le donne che si sottopongono ad aborti.

I temi centrali della campagna

Il tema dell'aborto, insieme ai migranti e al rapporto con l'Unione Europea, rappresenta uno dei principali nodi politici maggiormente sotto osservazione alle elezioni di domenica. Attualmente, in Polonia, l'assistenza all'aborto è punibile con il carcere, mentre nessuna legge sanziona le donne se lo effettuano con pillole ordinate online.

La questione migratoria continua ad avere rilevanza soprattutto a causa delle pressioni lungo il confine con la Bielorussia, mentre le tensioni con Bruxelles hanno una doppia natura, economica e politica.

Un voto cruciale per il futuro del Paese

Il voto di domenica rappresenta dunque un importante test per i polacchi e potrebbe rappresentare un punto di svolta nel panorama politico nazionale, in quanto il presidente – oltre a essere comandante in capo delle forze armate e a guidare la politica estera – ha il diritto di influenzare direttamente l'iter legislativo.

Attraverso il potere di veto, che può essere annullato solamente con un voto parlamentare con la maggioranza dei tre quinti in presenza di almeno la metà dei deputati, ossia ben 230.

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Agi.it

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