Elezioni Georgia, per i dati ufficiali è in testa il partito di governo. Ma le opposizioni filo-Ue: “Abbiamo vinto noi”. Ong: “Violazioni ai seggi”

  • Postato il 26 ottobre 2024
  • Mondo
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Quadro confusionario alla chiusura dei seggi delle elezioni parlamentari in Georgia, con la vittoria rivendicata sia dalle opposizioni europeiste sia dal partito di governo, Sogno georgiano, fondato dall’ex primo ministro Bidzina Ivanishvili e considerato più vicino agli interessi della Russia (che occupa militarmente circa il 20% del Paese). Il voto è considerato decisivo per le prospettive di Tbilisi di una futura adesione all’Unione europea. I dirigenti di Sogno georgiano hanno iniziato a festeggiare in base agli exit poll della televisione filogovernativa Imedi, secondo cui il partito ha ottenuto il 56% dei voti: una ricostruzione data subito per buona dal premier ungherese Viktor Orbán, che su X fa le “congratulazioni al primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze e al partito Sogno georgiano per la loro schiacciante vittoria alle elezioni parlamentari di oggi. Il popolo della Georgia sa cosa è meglio per il suo Paese e oggi ha fatto sentire la sua voce!”, esulta. Sogno georgiano è in testa anche secondo la Commissione elettorale centrale, che dà il partito al 53% dei voti dopo che sono state scrutinate il 69% delle schede. La tv indipendente Formula, però, accredita uno scenario del tutto diverso: il suo exit poll, commissionato a Edison Research, dà Sogno georgiano al 40,9%, superato dalla coalizione anti-governativa al 51%. Molto simile la rilevazione della tv Mtavari Arkhi, condotta da HarrisX, secondo cui il partito di Kobakhidze si ferma al 42%.

Incoraggiata da questi dati suona la carica anche la leader delle opposizioni, cioè la presidente della Repubblica Salomè Zourabichvili: “La Georgia europea sta vincendo con il 52% nonostante i tentativi di truccare le elezioni e senza i voti della diaspora. La Georgia ha dimostrato democrazia, europeismo e maturità… sono orgogliosa e fiduciosa nel nostro futuro europeo!”, twitta. La ong Isfed (International society for fair elections and democracy), che ha dispiegato un migliaio di osservatori in tutto il Paese, ha infatti segnalato “diverse violazioni” nelle operazioni di voto, tra cui casi di espulsioni di osservatori e violazioni del segreto elettorale. “Tra le tendenze degne di nota vi sono i casi di distribuzione di più di una scheda per elettore, le violazioni relative alla procedura di inchiostrazione, alla segretezza del voto e all’urna mobile, nonché le restrizioni ai diritti degli osservatori e la loro espulsione dai seggi. In diversi seggi sono stati registrati casi di malfunzionamento delle tecnologie elettorali”, ha segnalato l’organizzazione. E ancora: “Nei pressi dei seggi elettorali, entro un raggio di cento metri, si continuano a osservare assembramenti non autorizzati, tra cui la mobilitazione di coordinatori di partito, nonché il trasporto organizzato di elettori e la raccolta di informazioni su di loro da parte di tali coordinatori. Queste attività sono svolte principalmente da individui associati al partito al potere, Sogno georgiano”.

L'articolo Elezioni Georgia, per i dati ufficiali è in testa il partito di governo. Ma le opposizioni filo-Ue: “Abbiamo vinto noi”. Ong: “Violazioni ai seggi” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti