Elezioni Bolzano, vince il centrodestra: Corrarati nuovo sindaco, sempre più salda l’alleanza con la Svp
- Postato il 19 maggio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Claudio Corrarati è il nuovo sindaco di Bolzano. Il candidato del centrodestra ha ottenuto il 51,03% dei consensi, mentre il suo sfidante Juri Andriollo del Pd ha ricevuto il 48,97%. La destra fa festa, anche a livello nazionale, da Matteo Salvini a Maurizio Gasparri, parlando di “storica vittoria”. Anche se il vero vincitore è l’astensionismo: l’affluenza è crollata al 42,8%. Non è andata meglio nell’altro Comune dell’Alto Adige al voto, Merano: il 41,4% si è presentato alle urne per il ballottaggio. Ha vinto Katharina Zeller della Svp: la 34enne vice sindaca uscente e figlia d’arte (sua madre è la senatrice Svp Julia Unterberger e suo padre l’ex senatore Karl Zeller) ha battuto il sindaco uscente del centrodestra Dario Dal Medico. Ha ricevuto il sostegno del Pd, ma ora per formare la giunta avrà bisogno anche dell’appoggio della civica di centrodestra uscita sconfitta dal ballottaggio: si va verso il primo esperimento di Große Koalition in Alto Adige.
Per il centrodestra è il primo successo nel capoluogo altoatesino, dopo Giovanni Ivan Benussi esattamente 20 anni fa, che però poi non trovò una maggioranza ed entrò nella storia come il ‘sindaco di maggio’. Decisivo l’atteggiamento della Svp, indispensabile garante di una maggioranza stabile in Consiglio comunale, che al ballottaggio si è dichiarata blockfrei, fuori dai blocchi: non ha voluto dare indicazioni di voto. E ha giustificato la decisone con la collaborazione professionale con Andriollo nell’ultima legislatura e con il fatto che anche con Corrarati “possa esserci una collaborazione proficua nell’interesse della città”. Una parte rilevante del partito di raccolta dei sudtirolesi, soprattutto dal mondo economico e agricolo, non ha velato troppo le proprie simpatie per Corrarati. Il 57enne ex presidente del Cna del Trentino Alto Adige è considerato un moderato ed espressione del mondo economico. E ormai da tempo gli affari stanno creando un legame sempre più stretto tra la Svp e la destra italiana, che una volta per il partito popolare sudtirolese era il nemico numero 1. La strada verso la formazione della nuova Giunta si presenta perciò molto meno insidiosa rispetto a quella sulla quale Benussi nel 2005 si dovette fermare, anche per il fatto che la Svp e il centrodestra attualmente stanno governando assieme la Provincia autonoma. Ed è solo di poche settimane fa l’importante accordo con il governo Meloni per la riforma dell’Autonomia altoatesina.
Molto più intricata la situazione a Merano, dove potrebbe nascere un laboratorio interessante per il futuro della politica nella Provincia Autonoma. Katharina Zeller a sorpresa è uscita in testa al primo turno e si è imposta poi al ballottaggio, dopo aver incassato il sostegno della candidata sindaca del centrosinistra, Ulrike Ceresara, e del Pd. Il municipio della città del Passirio torna così in mano “tedesca”, ma l’avvocata 34enne della Svp dovrà continuare il dialogo con l’altro gruppo linguistico. Se a Laives con il sindaco Christian Bianchi nacque un decennio fa la prima alleanza tra Svp e centrodestra, ora a Merano potrebbe nascere la prima giunta di larghissime intese, con la Svp alla guida di una sorta di Große Koalition che avrà il sostegno sia del Pd sia della civica Alleanza di Merano, del sindaco uscente Dal Medico, di area di centrodestra.
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